Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 2 maggio 2015

Frosinone: Il cittadino volsco salva coraggiosamente il museo

Oltre l'Occidente


Dietrofront della Giunta, vincono le associazioni: i fondi del museo dovranno essere utilizzati per l’ampliamento”.
Il cittadino volsco salva coraggiosamente il museo. Egli rivolgendosi alla Cassa Depositi e Prestiti e alla Commissione Bicamerale di Vigilanza, ha difeso il progetto di ampliamento del museo archeologico di Frosinone dall’attacco corsaro della maggioranza di centro-destra che governa il capoluogo. Con coraggio, con ostinazione, e anche con dovizia tecnica, il volsco, che lotta per la sua identità, per la sua memoria, per la sua storia, si è battuto contro l’assalto del sindaco e della giunta comunale, che voleva sottrarre risorse importanti, per lo sviluppo della cultura e per la tutela e la valorizzazione dei tesori archeologici fin ora rinvenuti.

Il volsco si era unito al senso di preoccupazione e di sgomento che accomuna tanti cittadini di Frosinone che cercano da anni, con organizzazione e convinzione, una via d’uscita alla devastazione urbanistica e alla degradazione e desolazione sociale, a causa di gruppi di potere che credono di poter agire indisturbati e senza opposizione nel fare i propri esclusivi interessi.

Ai tempi della Democrazia Cristiana il tentativo di cementificare, l’area del Matusa, con la complicità della mafia siculo-canadese, fu fatto fallire grazie alla mobilitazione dei cittadini di Frosinone. Successivamente questo sciagurato disegno è stato ripreso dal sindaco Marzi e da una maggioranza trasversale di centro-destra e di centro-sinistra. Anche in questo caso l’opposizione di 8000 cittadini non lo permise.
Oggi ci si riprova con tutti i mezzi e con tutte le sue forze, dirottando enormi risorse finanziarie già destinate ad opere pubbliche e sociali. La scusa è il nuovo stadio Casaleno, la verità è la speculazione edilizia e l’assalto al territorio. Da 20 anni a questa parte in questo capoluogo, proprio per questo modo di gestire la cosa pubblica, è aumentata la disoccupazione, la povertà e il costo dei servizi erogati dal comune, e la nostra città continua ad essere la cenerentola d’Italia.
La mobilitazione ora continua e non potrebbe essere altrimenti. Il volsco reclama inderogabilmente un suo spazio vitale nel museo frusinate. E con esso anche gli altri, tanti, reperti archeologici pur rinvenuti ma mai esposti, se non già dispersi. Così il volsco chiede uno scavo definitivo sull’area delle terme da rendere visibile e accessibile a tutti; che l’azione di speculazione deve avere fine.
Il volsco è vivo e chiede il passo chiamando alla partecipazione ed alla mobilitazione.
Il 17 maggio i cittadini amici del volsco si riuniranno alla villa comunale per una giornata dedicata alla archeologia del territorio; per riflettere sull’idea della cultura e della identità storica; per continuare a battersi contro la devastazione del territorio. Il 5 maggio alle 21 presso la saletta della coop in via Monti Lepini, ci sarà una assemblea di preparazione della giornata. Gruppo di lavoro: Salviamo il cittadino volsco

Video di Luciano Granieri

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