Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 15 marzo 2016

Costituzione e Lavoro

Luciano Granieri


Si sta aprendo una stagione referendaria per provare a  correggere le storture  che il Governo Renzi, braccio esecutivo dei potentati finanziari, sta imponendo a tutta la collettività. Un programma ultra liberista che devasta la scuola pubblica, mina la tutela del territorio,  a patire della proroga sine die delle trivellazioni in mare, toglie la dignità ai cittadini e pone ostacoli economici al pieno sviluppo della persona umana, con lo spropositato innalzamento delle tariffe, conseguenza  della messa a profitto dei servizi e dei beni comuni indispensabili alla vita come l’acqua. Ma la controriforma del lavoro, che spaccia il completo asservimento del lavoratore al padrone attraverso la  minaccia di licenziamento,  come rapporto di lavoro a tempo indeterminato, è lo sfregio  peggiore. E’ un provvedimento che mercifica  l’occupazione, la lascia in balia della legge della domanda e dell’offerta senza minimamente curarsi  che quella merce è fatta di persone in carne ed ossa. Oggi si denuncia l’incostituzionalità del provvedimento e si inizia a considerare  l’ipotesi di un referendum abrogativo anche per il Jobs Act. Del rapporto fra Costituzione e Lavoro, ne parlai un anno fa con Michele Prospero professore associato di Filosofia del diritto presso la facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e scienza della Comunicazione   dell’Università La Sapienza di Roma, saggista, editorialista e collaboratore del quotidiano “il  manifesto”. L' intervista fu realizzata nel corso di un dibattito organizzato dal Comitato provinciale per la difesa della Costituzione. 

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