John V. Walsh
13 giugno 2016
La dichiarazione di Hillary Clinton riguardante l’uccisione di massa a Orlando è per lo più una creazione della pietà vuota e sdolcinata per cui è nota l’intera classe politica americana, ma si conclude con un’affermazione rivelatrice.
Ha detto: “Questa è la sparatoria più letale nella storia degli Stati Uniti e ci ricorda ancora una volta che le armi di guerra non hanno posto nelle nostre strade.”
Ma quelle “armi di guerra” sono state usate nelle strade dell’Iraq e durante gli attacchi notturni contro la popolazione civile durante la guerra che Hillary ha sostenuto così ardentemente.
Riesce per lo meno a capire quello che dice? Dice che è una cosa atroce usare delle armi di questo genere contro gli americani, ma non contro le persone con la pelle scura, contro i civili nelle loro case in Iraq e in tutto il Medio Oriente e il Nord Africa nelle guerre statunitensi di aggressione e di occupazione. Il fatto di provare orrore per l’ uso di queste armi conto gli americani ma non contro gli arabi si qualifica come razzismo del genere più spregevole.
E che dire delle cause dell’atrocità avvenute a Orlando? Nel tentare di discutere la causa, Hillary parla della mancanza di controllo sulle armi e della discriminazione contro la comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali). Si dimentica però di dire che l’ISIS ha rivendicato l’atrocità, elogiando uno dei suoi seguaci americani per avere compiuto quell’azione. L’ISIS è quindi responsabile e l’odio della America su cui prospera l’ISIS è responsabile.
Ma dove viene fuori l’ISIS? Non esisteva prima della guerra all’Iraq che Hillary e i suoi amici neoconservatori hanno “smerciato” così assiduamente dicendo bugie su bugie. La guerra in Iraq, la tattica del “dividere e conquistare” che gli invasori statunitensi hanno usato per mettere gli Sciiti contro i Sunniti per menomare la popolazione, sono i fatto che hanno dato origine all’ISIS. La guerra civile in Siria, un altro progetto favorito di Hillary, ha dato un’ulteriore occasione e impulso all’ISIS.
E Barack Obama invia un messaggio sostanzialmente uguale a quello della sua malvagia ex Segretaria di Stato. Il controllo sulle armi e i diritti di LGBT sono stati
al primo posto, ma nemmeno una parola sulla devastazione che l’Impero statunitense ha provocato in Medio Oriente e che ha causato la nascita dell’ISIS.
Non ci è stato concesso di trovare la parola “contraccolpo” nelle dichiarazioni di Hillary o di Obama.
Naturalmente le cose, sono però più profonde. Gli Stati Uniti hanno per lungo tempo appoggiato l’Arabia Saudita dove l’ideologia dell’ISIS è stata escogitata e promossa.
L’Arabia Saudita e le altre monarchie medievali del Golfo che hanno sostenuto così ardentemente l’ISIS sono state per lungo tempo appoggiate dagli Stati Uniti. Invece i governi laici della regione come quelli di Gheddafi, di Hussein e ora di Assad, sono obiettivi per operazioni di cambiamento di regime, per giunta, brutali. Questi sono proprio i governi che hanno combattuto i fondamentalisti islamici, e gli Stati Uniti hanno attaccato ognuno di questi. Quanto è stato importante il contributo del governo degli Stati Uniti, o di alcune sue parti, nell’ascesa dell’Isis? E’ una domanda a cui è necessario dia una risposta un’indagine completa fatta dal Congresso, ma le possibilità sono nulle mentre Obama e Hillary e i loro amici sono in carica.
Infine, anche l’alleanza degli Stati Uniti con Israele e l’appoggio allo stato ebraico segregazionista nel suo lungo, lento genocidio di un’intera popolazione araba, cioè i palestinesi, provocano l’odio verso gli Stati Uniti. Hillary pensa che questo non abbia nulla a che fare con l’odio che l’ISIS esprime per gli Stati Uniti? Chiaramente pensa che “ne valga il prezzo,” per citare un suo protetto. Quindi Hillary, nella sua riverenza per l’AIPAC e il resto della Lobby israeliana, si mette nelle prime file di coloro che hanno dato vita ad avvenimenti come quello di Orlando.
Le atrocità generano atrocità. O, come Andrew Kopkind, osservava in un altro contesto, il cielo era oscuro lo scorso fine settimana a Orlando quando tutti i nodi sono venuti al pettine.
Si può contattare il Professot John V. Walsh, MD, su john.endwar@gmail.com. Di solito non include il suo titolo accademico in un biografia così breve ma in questo caso il saggi politico di cui sopra comprende qualcosa sulla scienza.
Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
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