Non si ferma in Francia la lotta per il ritiro del progetto di legge El Khomri. Le manifestazioni degli operai, dei lavoratori, dei giovani, gli scioperi e i blocchi si estendono e s’intensificano.
Il 14 giugno si terrà una manifestazione nazionale a Parigi. Sarà una dimostrazione dell’unità e della forza della classe operaia, del movimento sindacale, dei giovani, delle donne e degli uomini degli strati popolari colpiti dalle politiche del capitale.
Nelle scorse settimane gli operai hanno dato vita al blocco delle raffinerie, dei porti, delle centrali nucleari. Nuovi settori si sono inseriti nella lotta, nonostante lo stato d’emergenza prolungato e la dura repressione poliziesca. Numerosi sono i feriti, i bastonati, i “gasati” e gli arrestati nelle proteste. Lo Stato si rivela come un apparato di oppressione di classe, al servizio esclusivo della borghesia.
Il progetto di legge, voluto dal governo del “socialista” Hollande, scritto dai padroni con la complicità dei vertici del sindacato CFDT ed imposto con la violenza brutale della polizia, ha un obiettivo principale: tutto va negoziato a livello di fabbrica, nessuna contrattazione nazionale.
La logica della legge El Khomri è la stessa del Jobs Act di Renzi: eliminare tutti gli ostacoli e i limiti che la lotta della classe operaia ha posto allo sfruttamento capitalistico della forza lavoro per massimizzare i profitti.
La legge El Khomri è una legge del capitale, di attacco frontale alla classe operaia e alle sue organizzazioni. E’ una controriforma antidemocratica e antisociale che apre ad altre controriforme. E’ la “legge di troppo” che ha scatenato la collera operaia e popolare contro la politica del governo Valls-Hollande, che segue la stessa politica neoliberista e guerrafondaia dei precedenti.
La spina dorsale del movimento di lotta contro la legge El Khomri è il movimento operaio e sindacale, in particolare la base della CGT, sindacato attraversato da una lotta interna, fra la linea di classe che esige il ritiro in blocco della legge e la posizione collaborazionista, che vuole invece negoziarla. Il secondo asse portante della contestazione è il movimento dei giovani, duramente represso. Il terzo è la corrente popolare di sostegno e solidarietà.
Dentro le lotte odierne si osserva un’importante tendenza: quella della messa in discussione della società capitalistica in quanto tale, per un’alternativa di rottura profonda e radicale. E’ l’idea della rivoluzione socialista che torna di nuovo all’ordine del giorno come questione posta e da risolvere!
Martedì 14 giugno, in concomitanza con la grande giornata di mobilitazione in Francia si terranno diverse iniziative di solidarietà in diverse città del nostro paese. A Roma si manifesterà nel pomeriggio nei pressi dell’ambasciata francese.
Chiamiamo gli operai, i lavoratori, le organizzazioni operaie e popolari, le forze politiche e sindacali di classe a solidarizzare con la lotta dei lavoratori francesi e a partecipare alle manifestazioni.
Facciamolo con la convinzione che la miglior solidarietà con i lavoratori francesi è lottare per cacciare con le lotte e con una valanga di NO al referendum di ottobre il governo Renzi, esigere il ritiro del Jobs Act, la fine delle politiche di austerità e neoliberiste, rafforzare l’organizzazione di classe e aprire con la lotta la strada per un vero governo operaio!
Lavoriamo affinché il “contagio” francese si estenda in Italia e in Europa, sviluppiamo la resistenza contro l’offensiva del capitale, la reazione e la guerra! Operai avanzati organizziamoci in Partito!
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