Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 12 giugno 2016

14 giugno: solidarietà alla lotta degli operai, dei lavoratori e dei giovani di Francia, contro la repressione e la violenza poliziesca!

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia


Non si ferma in Francia la lotta per il ritiro del progetto di legge El Khomri. Le manifestazioni degli operai, dei lavoratori, dei giovani, gli scioperi  e i blocchi si estendono e s’intensificano.
Il 14 giugno si terrà una manifestazione nazionale a Parigi. Sarà una dimostrazione dell’unità e della forza della classe operaia, del movimento sindacale, dei giovani, delle donne e degli uomini degli strati popolari colpiti dalle politiche del capitale.
Nelle scorse settimane gli operai hanno dato vita al blocco delle raffinerie, dei porti, delle centrali  nucleari.  Nuovi settori si sono inseriti nella lotta, nonostante lo stato d’emergenza prolungato e la dura repressione poliziesca. Numerosi sono i feriti, i bastonati, i “gasati” e gli arrestati nelle proteste. Lo Stato si rivela come un apparato di oppressione di classe, al servizio esclusivo della borghesia.
Il progetto di legge, voluto dal governo del “socialista” Hollande, scritto dai padroni con la complicità dei vertici del sindacato CFDT ed imposto con la violenza brutale della polizia, ha un obiettivo principale: tutto va negoziato a livello di fabbrica, nessuna contrattazione nazionale.
La  logica della legge El Khomri è la stessa del Jobs Act di Renzi:  eliminare tutti gli ostacoli e i limiti  che la  lotta  della classe operaia ha posto allo sfruttamento capitalistico della forza lavoro per massimizzare i profitti.
La legge  El Khomri  è una legge del capitale, di attacco frontale alla classe operaia e alle sue organizzazioni. E’ una  controriforma antidemocratica  e antisociale che apre ad altre controriforme. E’ la “legge di troppo” che ha scatenato la collera operaia e popolare contro la politica del governo Valls-Hollande, che segue la stessa politica neoliberista e guerrafondaia dei precedenti.
La  spina  dorsale  del movimento di lotta  contro  la legge El Khomri  è  il  movimento  operaio  e  sindacale, in particolare la base della CGT, sindacato  attraversato  da  una lotta interna, fra la linea di classe che esige il ritiro in blocco della legge e la posizione collaborazionista,  che vuole invece negoziarla. Il secondo asse portante della contestazione è il movimento dei giovani, duramente represso. Il terzo è la corrente popolare di sostegno e solidarietà.
Dentro le lotte odierne si osserva un’importante tendenza: quella della messa in discussione della società capitalistica in quanto tale, per un’alternativa di rottura profonda e radicale. E’ l’idea della rivoluzione socialista che torna di nuovo all’ordine del giorno come questione posta e da risolvere!
Martedì 14 giugno, in concomitanza con la grande giornata di mobilitazione in Francia si terranno diverse iniziative di solidarietà in diverse città del nostro paese. A Roma si manifesterà nel pomeriggio nei pressi dell’ambasciata francese.
Chiamiamo gli operai, i lavoratori, le organizzazioni operaie e popolari, le forze politiche e sindacali di classe a solidarizzare con la lotta dei lavoratori francesi e a partecipare alle manifestazioni.
Facciamolo con la convinzione che la miglior solidarietà con i lavoratori francesi è lottare per cacciare con le lotte e con una valanga di NO al referendum di ottobre il governo Renzi, esigere il ritiro del Jobs Act, la fine delle politiche di austerità e neoliberiste, rafforzare l’organizzazione di classe e aprire con la lotta la strada per un vero governo operaio!
Lavoriamo affinché il “contagio” francese si estenda in Italia e in Europa, sviluppiamo la resistenza contro l’offensiva del capitale, la reazione e la guerra! Operai avanzati organizziamoci in Partito!

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