Buona Visione.
Campagna raccolta firme
28 aprile 2011
La campagna referendaria.
4 giugno 2011.
10 giugno 2011
La vittoria
13 giugno 2011
Dopo il risultato referendario nulla accade
Manifestazione 8 ottobre 2011
Acea continua le vessazioni i cittadini protestano spalleggiati da alcuni politici locali.
27 ottobre 2011
Fra protese e lotte si arriva al marzo 2013. Il forum nazionale dei movimenti per l'acqua, dopo aver raccolto le firme, presenta alla Regione Lazio una legge d'iniziativa popolare per la gestione partecipata del servizio idrico così come prescritto dal referendum.Un anno dopo la Regione Lazio, con sorpresa dei movimenti, approva all'unanimità,(legge 5 /2014) ma si attende la promulgazione dei decreti attuativi.
22 marzo 2014
Passa un anno. Acea continua a vessare i cittadini, non controllata dai sindaci componenti l'autorità d'ambito. La regione cincischia nell'approvare i decreti attuativi della legge 5/2014, intanto si cominciano a scoprire i giochi del Governo Renzi che non ha la minima intenzione di dare seguito alla deliberazione referendaria del giugno 2011.
13 marzo 2015
Estate del 2015. La Regione Lazio nonostante le promesse dell'assessore Refrigeri, ancora non approva i decreti attuativi della legge 5
I comitati per l'acqua pubblica irrompono per protesta nell'aula consiliare regionale.
02 luglio 2015
Siamo nel 2016, dopo 5 anni, non solo le deliberazioni del referendum non sono applicate,ma anzi rischiano di essere spazzate via del decreto Madia. La legge regionale 5/2014, anch'essa espressione dei cittadini essendo una normativa d'iniziativa popolare, rimane inapplicata perchè la Regione Lazio ancora non ha approvato i decreti attuativi. Finalmente i sindaci dell'autorità d'ambito della Provincia, in odore di campagna elettorale, votano la messa in mora di Acea, primo atto della rescissione per colpa del contratto. Ma incombe ancora il decreto Madia che se approvato esautora un qualsiasi tipo di autorità pubblica di controllo nel deliberare contro i gestori privati. Intanto Acea incattvita dalla decisione dei sindaci affibbia ai cittadini un conguaglio di 75 milioni di differenze tariffarie, somma certificata dal Tar di Latina e dal Consiglio di Stato. I movimenti sono ancora in piazza, bruciano le bollette per chiedere la rescissione del contratto con Acea, il ritiro del decreto Madia sui servizi pubblici locali e l'approvazione dei decreti attuativi della legge regionale 5/2014.
27 maggio 2016
Siamo arrivati alla fine del video racconto. La lotta invece è ancora clamorosamente in corso. Nella narrazione mancano diverse tappe. In 5 anni conflittuali e di rivendicazioni gli eventi sono stati molti. Abbiamo cercato con i nostri video di riassumere i momenti salienti della vicenda. Ora si sta giocando forse la partita finale, perchè come ribadito più volte, se passa la legge sui servizi pubblici a rilevanza economica, il già citato decreto Madia, le multi-utility come Acea, Hera, A2A, sono pronte a spartirsi il territorio e fare profitto su una risorsa naturale fondamentale per la vita dei cittadini come l'acqua. Siamo all'epilogo? Arrendersi alla dittatura del profitto dipende solo da noi.
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