Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 3 febbraio 2017

Frosinone. Casting elettorale

Luciano Granieri




Il casting organizzato in vista delle prossime elezioni amministrative dal sindaco uscente di Frosinone Nicola Ottaviani,  per la scelta dei candidati a consigliere comunale,   ha suscitato un vespaio di polemiche, soprattutto nel movimento 5 stelle. Formazione che rivendica la primogenitura  della  selezione “dal basso” degli amministratori locali . 

I want you” è la call dell’attuale sindaco, …..e io mi candido  con Ottaviani è la riposta….  

E  io mi candido con Ottaviani , per l’appunto,   identifica la   straordinaria campagna di casting organizzata del geniale Nicolino.  Requisiti per la selezione: Essere persone per bene, libere, e capaci. Qui la domanda nasce spontanea, forse il sindaco ritiene che fra i suoi attuali consiglieri vi sia qualcuno non  perbene, non  libero e  incapace?  Il dubbio regna sovrano. 

Comunque per proporre  la propria candidatura a “x-comun  basta munirsi di  un book fotografico, girare un video autopromozionale ed inviare il tutto , alla mail ottavianisindaco2017@gmail.com  Se  si avrà successo ,  sarà fissato il casting con l’art director Nicola Ottaviani in person.  

I pentastellati  stanno rosicando non poco  , perché vedono ampiamente superato del sindaco di Frosinone  il loro sistema di  comunarie, quirinarie, parlamentarie , e compagnia cantando. Viene il dubbio che lo stesso Ottaviani  abbia copiato certe modalità del talent on line proprie  del M5S. Il circo  mediatico locale sta documentando gli stracci che i due entourage, quello del Primo Cittadino  uscente, e del meet-up frusinate,  si stanno tirando a vicenda. 

In realtà stiamo assistendo   al solito tentativo, di ogni inizio di campagna elettorale, finalizzato a coinvolgere la “ggente” comune. Quei soggetti  cioè, che  grazie alla loro verginità politica, dovrebbero essere immuni da tentazioni speculative di carattere personale. Altro fenomeno tipico di questa fase è la campagna acquisti rivolta all'interno di  movimenti sociali  e associazioni attive in città. Si vorrebbero pescare candidature  in quelle formazioni  di cittadini informati , impegnati   nelle rivendicazioni  di diritti fondamentali come , assistenza sanitaria,  accesso al lavoro, salvaguardia ambientale, istruzione, promozione sociale,  che nel Capoluogo stanno scemando. Dubito  che in questo ambiente, attivo ben dentro il tessuto sociale cittadino,  vi sia qualcuno disposto a fare il portatore d’acqua al  candidato sindaco di turno, espressione del solito tran tran immobiliarista padronale.  Potrei sbagliarmi. Chi vivrà vedrà. 

Piuttosto, tornando al casting, proporrei una selezione non sui candidati, ma sugli elettori. Votare un’amministrazione locale è atto oltre che democratico, anche di grande responsabilità. Dunque la scelta deve essere consapevole. Probabilmente la mancanza di consapevolezza  dei cittadini  frusinati  è stata fra le prime cause della ormai ventennale gestione fallimentare della nostra città. 

La proposta è allora la seguente. Sottoporre a chi si reca presso il seggio un  piccolo quiz: citare almeno un elemento del programma di ogni candidato a sindaco. Oppure, per abbreviare la faccenda, consegnare un foglio con scritti alcuni punti programmatici a cui  il cittadino dovrà associare il candidato sindaco che li ha espressi. L’aspirante elettore per accedere alla cabina dovrà superare l’esame altrimenti, a casa , ripasserà alle prossime elezioni . 

In questo modo  si otterrà  la certezza che la scelta sarà scaturita sulla  base dei programmi, e non attraverso altre vie di consenso. Quali?  Quelle solite:  Voto il  Tizio  professionista  (medico, avvocato, ingegnere) perché mi ha reso un buon servizio e poi è un amico di mio cugino, voto Caio perché mi ha pagato la bolletta, voto Sempronio perché mi ha fatto trovare la mancetta sotto il piatto della cena elettorale,  o perché mi ha promesso un posto di lavoro. 

Mancherebbe un'altra fase  affinchè il procedimento sia perfetto, cioè quella in cui i cittadini, una volta conosciuti i programmi del proprio eletto, controllino che questi vengano messi realmente in pratica, ma per questo c’è ancora da lavorare, bisognerebbe  scomodare la democrazia partecipata, quella vera, nata a Porto Alegre, troppo difficile per adesso.  Intanto accontentiamoci del casting degli elettori, poi se sono rose….

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