Il casting organizzato in vista delle prossime elezioni amministrative dal sindaco
uscente di Frosinone Nicola Ottaviani, per
la scelta dei candidati a consigliere comunale, ha suscitato un vespaio di polemiche, soprattutto nel
movimento 5 stelle. Formazione che rivendica la primogenitura della selezione “dal basso” degli amministratori locali
.
” I want you” è la call
dell’attuale sindaco, …..e io mi
candido con Ottaviani è la riposta….
E io mi candido con Ottaviani , per l’appunto,
identifica
la straordinaria campagna di casting organizzata
del geniale Nicolino. Requisiti per la
selezione: Essere persone per bene, libere, e capaci. Qui la domanda nasce
spontanea, forse il sindaco ritiene che fra i suoi attuali consiglieri vi sia
qualcuno non perbene, non libero e
incapace? Il dubbio regna
sovrano.
Comunque per proporre la propria candidatura a “x-comun” basta munirsi di un
book fotografico, girare un video autopromozionale ed inviare il tutto , alla mail ottavianisindaco2017@gmail.com. Se si avrà successo , sarà fissato il casting con l’art director
Nicola Ottaviani in person.
I
pentastellati stanno rosicando non poco , perché
vedono ampiamente superato del sindaco di Frosinone il loro sistema di comunarie, quirinarie, parlamentarie , e
compagnia cantando. Viene il dubbio che lo stesso Ottaviani abbia copiato certe modalità del talent on
line proprie del M5S. Il circo mediatico locale sta documentando gli stracci
che i due entourage, quello del Primo Cittadino uscente, e del meet-up frusinate, si stanno tirando a vicenda.
In realtà
stiamo assistendo al solito tentativo, di ogni inizio di campagna elettorale,
finalizzato a coinvolgere la “ggente” comune. Quei soggetti cioè, che grazie alla loro verginità politica,
dovrebbero essere immuni da tentazioni speculative di carattere personale. Altro
fenomeno tipico di questa fase è la campagna acquisti rivolta all'interno di movimenti sociali e associazioni attive in città. Si vorrebbero pescare candidature in quelle formazioni di cittadini informati ,
impegnati nelle rivendicazioni di diritti fondamentali come , assistenza sanitaria, accesso al lavoro, salvaguardia ambientale,
istruzione, promozione sociale, che nel
Capoluogo stanno scemando. Dubito che in questo ambiente, attivo ben
dentro il tessuto sociale cittadino, vi
sia qualcuno disposto a fare il portatore d’acqua al candidato sindaco di turno, espressione del
solito tran tran immobiliarista padronale. Potrei sbagliarmi. Chi vivrà vedrà.
Piuttosto, tornando al casting, proporrei una selezione non sui candidati, ma sugli
elettori. Votare un’amministrazione locale è atto oltre che democratico, anche
di grande responsabilità. Dunque la scelta deve essere consapevole.
Probabilmente la mancanza di consapevolezza dei cittadini frusinati
è stata fra le prime cause della ormai ventennale gestione fallimentare
della nostra città.
La proposta è allora la seguente. Sottoporre a chi si reca
presso il seggio un piccolo quiz: citare
almeno un elemento del programma di ogni candidato a sindaco. Oppure, per
abbreviare la faccenda, consegnare un foglio con scritti alcuni punti
programmatici a cui il cittadino dovrà
associare il candidato sindaco che li ha espressi. L’aspirante elettore per
accedere alla cabina dovrà superare l’esame altrimenti, a casa , ripasserà alle
prossime elezioni .
In questo modo si
otterrà la certezza che la scelta sarà scaturita sulla base dei programmi, e non attraverso altre vie di consenso. Quali? Quelle solite: Voto il
Tizio professionista (medico, avvocato, ingegnere) perché mi ha
reso un buon servizio e poi è un amico di mio cugino, voto Caio perché mi ha
pagato la bolletta, voto Sempronio perché mi ha fatto trovare la mancetta sotto
il piatto della cena elettorale, o
perché mi ha promesso un posto di lavoro.
Mancherebbe un'altra fase affinchè il procedimento sia perfetto, cioè
quella in cui i cittadini, una volta conosciuti i programmi del proprio eletto,
controllino che questi vengano messi realmente in pratica, ma per questo c’è
ancora da lavorare, bisognerebbe scomodare la democrazia partecipata, quella vera, nata a Porto Alegre, troppo difficile per adesso. Intanto accontentiamoci
del casting degli elettori, poi se sono rose….
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