Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 11 febbraio 2018

Partito Comunista la forza dell'ideologia si presenta alle prossime elezioni. Intervista con i militanti ciociari

Luciano Granieri



E’ stato  ribadito più volte come questa sia una delle peggiori campagne elettorali in corso. Esistono  coalizioni che cercano il consenso attraverso dinamiche tipiche del marketing, non tralasciando la diffusione dell’odio razziale per ingraziarsi un elettorato incattivito,  e  formazioni che ancora credono siano le idee a conquistare gli elettori. Disgraziatamente chi appartiene a questa seconda categoria non ha la minima ospitalità all’interno dei media, ai  quali fa molto più comodo divulgare la politica dello  spot , piuttosto che dare voce a chi ha idee, possiede una visione della vita la cui descrizione non può essere racchiusa in uno spot. 

Aut Frosinone, una testata di quartiere, refrattaria a spot e proclami vuole vendicare questa ingiustizia dando voce a chi in questa brutale campagna elettorale, è totalmente oscurato.   Tanto più quando ci si riferisce ad un partito che si candida con un’idea, una visione, e, ancora di più quando la visione è comunista. 

Alle prossime elezioni politiche si presenterà il Partito Comunista, guidato dall’ex Parlamentare europeo Marco Rizzo. Nella nostra Provincia, sotto le insegne della Falce e Martello, sono candidati: Roberto Spaziani - già assessore nella passata giunta frusinate targata centro-sinistra , guidata dal sindaco Marini - il quale correrà per la Camera dei Deputati nel collegio uninominale Nord. Fabio Malizia sarà invece candidato nel collegio uninominale sud. Per il senato nella sfida diretta con gli altri candidati uninominali i Comunisti schierano Gerardo Perri. Ognuno di loro è in corsa  anche nelle rispettive liste plurinominali.  

Sabato scorso abbiamo incontrato Gianluca Evangelisti,  segretario provinciale del Fronte della Gioventù Comunista, (organizzazione giovanile legata al Partito Comunista), e Francesco Minerva militante anch’egli nella stessa formazione . In un annoiato pomeriggio frusinate i due ragazzi erano in Via Aldo Moro a distribuire i volantini elettorali per il Partito Comunista. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere su aspirazioni ed obiettivi del loro partito in relazione alla partecipazione alle prossime elezioni.  

Un discorso, in cui è emersa la visione anticapitalista, antiliberista, fortemente comunista. Per i ragazzi la forza dell’ideologia non solo è trainante ma è la   potenza  del movimento.  E’ l’impronta ideologica a determinare la natura dei provvedimenti programmatici proposti dal Partito. L’abolizione del Jobs Act, una legge antioperaia e schiavizzante, è obiettivo comune a diverse forze che si candideranno alle elezioni ma nessuno sa bene con quale politiche sostituire la legge renziana.  I  giovani comunisti propongono  la vecchia massima, per  noi  sempre attuale, "lavorare meno lavorare tutti", ovviamente a parità di salario. 

Non è utopia irrealizzabile. O meglio lo sarebbe se non si ponesse alla sua base la lotta al capitalismo. La logica infatti che vuole la riappropriazione del   reddito da lavoro  depredato  dal profitto finanziario, passa proprio dalle riduzione dell’orario a parità di salario e dalla defizione di una retribuzione minima. 

Idee chiare anche sull’emergenza abitativa. Un’altra piaga della nostra comunità. La speculazione fondiaria  affoga di cemento le città occupando interi quartieri con  stabili disabitati. Per venderli  è necessario attendere la congiuntura favorevole determinata  dal mercato.  Il risultato è che da un lato ci sono persone senza  un tetto sulla testa, dall’altro le città abbondando di case vuote . L’espropriazione di tali alloggi per renderli agibili a chi un’abitazione non ha è una soluzione sensata e salvifica, ma anche questa presuppone la dissoluzione del verbo capitalista.  Così come una scuola pubblica di qualità, gratuita,  quale quella propugnata dal Partito Comunista è incompatibile con una narrazione liberista.

 Esiste un’altra condizione indispensabile per cui il programma predisposto dal Partito  dei giovani comunisti possa trovare applicazione, ed è quella dell’uscita da organismi internazionali, come la Nato, l’Unione Europea. Il primo, un ente  militare che pretende contributi altissimi per fare guerre imperialiste spacciate come interventi di pace, la seconda un associazione di liberi “mercanti” il cui sconfinato arricchimento è determinato dalle politiche vessatorie  dal debito. Un debito che si vuole generato da un eccesso di spesa sociale, ma in realtà è figlio della speculazione finanziaria che ha intossicato gli Stati con mutui subprime ed altre diavolerie del genere. Ovviamente è imprescindibile  l’alienazione dell’euro. 

Entusiasmo, idee e visioni chiare, è ciò che mostrano questi giovani. Non è affatto vero che le nuove generazioni siano nichiliste, disinteressate, tutte social e selfie. Esistono ragazzi come Gianluca e Francesco che non solo hanno una visione precisa sulla natura che dovrebbe contraddistinguere la società in cui viviamo, ma sono in grado anche di divulgarle in modo efficace. Proprio per questo mi sento di fare un appello ai loro dirigenti politici. Per favore non deludeteli, non spegnete quell’entusiasmo.





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