Massima solidarietà a Riccardo Casamassima, il carabiniere che ha fatto il suo dovere raccontando al magistrato quel che sapeva sulla morte di Stefano Cucchi. E' stato declassato e trasferito mentre meriterebbe una medaglia. Non è tollerabile che in una repubblica democratica si ostacoli la ricerca della verità da parte dell'Arma dei Carabinieri. Non è accettabile che colpendo Casamassima si lanci un segnale omertoso e intimidatorio a tutti gli uomini in divisa: non denunciate abusi. Si tratta di una mentalità mafiosa incompatibile con la nostra Costituzione democratica. Il Presidente della Repubblica e il governo hanno il dovere intervenire. Non confido nel ministro degli Interni che, per raccattare voti dei settori più corporativi delle forze dell'ordine, ha più volte sostenuto il loro diritto all'impunità. Non lasciamo solo Riccardo Casamassima. I responsabili del mobbing nei confronti di Casamassima vanno rimossi, i vertici dell'Arma devono immediatamente fare chiarezza.
E' su questi problemi che le vecchie Rappresentanze Militari sono sempre state silenziose mentre con sindacati autonomi e indipendenti, come sancito dalla Corte Costituzionale, il diritto, lo Stato di diritto, può e deve entrare nelle caserme italiane
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