Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 17 giugno 2018

Metti una notte di mezza estate allo Stirpe di Frosinone

Luciano Granieri




Metti una serata allo Stadio Stirpe di Frosinone, quello che   appartiene anche un po’ a noi tutti cittadini  perché è stato costruito anche con un qualche  soldo dei nostri .  Metti che in quella serata di mezza estate, si sia giocata la finale play off di serie B. Metti che a contendersi la serie A siano  proprio il Frosinone, quello che gioca nello stadio che un po’ appartiene a tutti noi, e il Palermo. 

Metti pure che, tutto sommato, sia  una serata divertente ed emozionante, dove all’inizio i giocatori in rosa nero, allenati dall’ex Stellone, si sono lasciati andare un po’ alla provocazione allo scopo di mantenere il risultato a loro favorevole maturato a Palermo, e    i canarini si sono  rifatti ampiamente, nel gioco e un nel restituire le zozzerie subite nel primo tempo. 

Metti un arbitro che allarga e stringe a suo piacimento l’area di rigore giungendo, per fortuna,  a determinarne le giuste misure tanto da evitare di fischiare un rigore ingiusto. Metti  che qualche giocatore del Frosinone  seduto in panchina, all’improvviso,  si sia messo a giocare a bocce con i palloni, scambiando la sfera che stava fra   i piedi di un palermitano per il  boccino. 

Metti che gli altri giocatori, quelli in campo, abbiano sfoderato una partita eccellente e che nonostante l’arbitro abbia prolungato il recupero per l’inopinata partita di bocce giocata dalla panchina canarina, non solo siano riusciti a difendere  l’uno a zero ma abbiano segnato anche il secondo. 

Metti pure che qualche cogl….cioè sprovveduto abbia  deciso di invadere il campo non curandosi se l’arbitro avesse fischiato o meno la fine della partita dopo il due a zero, (fortunatamente la giacchetta nera aveva colto l’attimo per  fischiare) , mettendo a rischio per invasione di campo lo straordinario risultato  ottenuto. 

Metti tutto questo e avrai una stimolante e divertente  serata di calcio con il Frosinone che ritorna in serie A . Nonostante la gioia  sui social media, e su  qualche giornalone,  girano rampogne profuse in abbondanza da rampognari, per lo più  di  indubbia  fede, (se non proprio  in mala fede) che accusano noi ciociari di essere anti sportivi, di non meritare la serie A, per l’improvvida sventagliata di palloni che avrebbe disturbato quelli del Palermo  e per l'anticipata  invasione di campo . Insomma ci esortano a vergognarci per la nostra antisportività . Addirittura l'integerrimo presidente rosa nero ha presentato ricorso contro il risultato maturato sul campo. 

E’ vero noi ciociari, forse dovremmo fare ammenda, ma non per faccende calcistiche, che in definitiva  costituiscono  un fatto positivo per  la città, noi ciociari dovremmo fare ammenda perché puntualmente la qualità della vita nella nostra cittadina, ogni anno è agli ultimi posti nella classifica stilata dal quotidiano “il sole 24 ore”, con l’aria irrespirabile e una sanità pubblica deficitaria. Dovremo un po’ arrossire perché anno dopo anno vengono meno servizi sociali importanti , aumentano a dismisura le tasse e con esse la povertà . Di questo, forse  dovremmo vergognarci. 

Ma ci penseremo domani, anzi dopo domani. Ora godiamoci la bella serata allo Stirpe con  le aeree di rigore che si allargano  si restringono, con i giocatori della panchina che scambiano i palloni  per le bocce , con i tifosi che avrebbero voluto fischiare al posto dell’arbitro e con il Frosinone in serie A.

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