Francesco Notarcola – Coordinatore di Cittadinanzattiva
Tribunale per la difesa dei diritti del malato
Da lunedì scorso, 14
c.m., la sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale del Capoluogo è senza riscaldamento. Il
freddo è reso più pungente dalla rottura delle chiusure automatiche delle porte che comunicano con l’esterno.
Com’è noto, il pronto soccorso dello “Spaziani” è sempre
affollatissimo, di giorno e di notte, di pazienti e di loro amici e familiari.
Ebbene da una settimana decine e centinaia di persone sono
state e sono costrette ancora ad
aspettare, per ore, all’addiaccio, le notizie dei propri cari.
Questi fatti, mentre evidenziano i segni dell’abbandono,
dell’indifferenza, dello sperpero di denaro pubblico e dello sfascio
organizzativo , confermano l’incapacità dello staff manageriale della ASL di
Frosinone.
Una montagna di danaro pubblico si spende, ogni anno, per
gli appalti per le manutenzioni e per la remunerazione di funzionari e
dirigenti che dovrebbero vigilare ed intervenire. Perché i responsabili di
questo vergognoso lassismo non pagano mai?
Ormai la misura è colma e non si può più attendere. Quando
le istituzioni pubbliche arrivano a questo punto i cittadini, per difendere il
loro diritto alla salute, hanno l’obbligo di ribellarsi e di protestare per
cacciare gli inetti e ripristinare la legalità.
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