Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 29 luglio 2010

Prove di fascismo nel basso Lazio - da (P-CARC) Sezione “Luigi Di Rosa” Priverno/Roccasecca

29 Luglio 2010

Due militanti del P-CARC denunciati per aver preso parte alla manifestazione dei lavoratori Nexans del 15 Luglio: solleviamoci contro le prove di fascismo dei CC di Priverno e della Digos !!!

Ieri pomeriggio la stazione dei CC di Priverno ha notificato una denuncia per “manifestazione non autorizzata” ad Andrea De Marchis, segretario della sezione “Luigi Di Rosa” del Partito dei CARC e ad un’altra militante della sezione. Secondo i CC di Priverno e la Digos di Latina i due militanti del P-CARC sarebbero “rei” di aver compiuto “manifestazione non autorizzata” (art.18 Tulps) per aver partecipato alla manifestazione tenuta il 15 Luglio a Fossanova dai lavoratori della Nexans di Latina in lotta contro i licenziamenti e la delocalizzazione della loro fabbrica (manifestazione autorizzata dalla Questura).

L’atto notificato quest’oggi ai due compagni del P-CARC rappresenta molto di più che una semplice denuncia. Siamo di fronte ad una palese e mastodontica violazione dei diritti costituzionali e di tutte quelle leggi che sanciscono e tutelano le libertà d’espressione, associazione e organizzazione. Questa denuncia è una prova di fascismo al pari di tanti altri fatti che dimostrano come in Italia sia un atto un tentativo di riscrivere i diritti costituzionali e mettere in discussione le libertà ad oggi esistenti.

Digos e CC di Priverno con queste denunce alzano il tiro nell’accanimento repressivo contro la nostra attività. Giocano a mostrare i muscoli per intimidirci, limitare la nostra agibilità politica e dunque soffocare la nostra attività a sostegno resistenza che le masse popolari oppongono alla crisi.

Denunciamo che questi provvedimenti repressivi sono anzitutto un attacco mirato all’attività del nostro Partito. Le forze dell’ordine vogliono tenerci lontani dalla classe operaia e soprattutto vogliono introdurre una sorta di legislazione speciale cui sottoporre i militanti del nostro Partito. Se in passato denunciavamo di subire un trattamento da “sorvegliati speciali” oggi i CC di Priverno e la Digos di Latina ce ne danno la conferma in maniera plateale!

Denunciamo che queste provvedimenti repressivi rappresentano un attacco a tutta la classe operaia della provincia in lotta contro la crisi, i licenziamenti e i piani di lacrime e sangue della banda Berlusconi. Il messaggio è chiaro: gli operai in lotta contro i licenziamenti devono restare soli, addomesticati dai sindacati di regime e rassegnati alla sconfitta.

Le Autorità, i politicanti corrotti che le dirigono e la loro schiera di magistrati e sbirri scodinzolanti hanno paura del Partito dei CARC! Per quanto rappresentiamo una piccola forza, temono l’influenza che possiamo esercitare su tutti quei lavoratori che oggi scendono in strada e si organizzano per non pagare il prezzo della crisi generata dai padroni. Ci colpiscono perché temono che con il nostro intervento nelle lotte operaie possiamo contribuire a farle uscire dal vicolo cieco della concertazione tra padroni e sindacati di regime (linea che equivale alla morte delle rivendicazioni operaie). Ci colpiscono perché diciamo agli operai che devono pretendere misure d’emergenza dalle Autorità a tutela del posto di lavoro e perché indichiamo nella lotta di piazza lo strumento principale tramite cui far avanzare le loro rivendicazioni. Ci colpiscono perché indichiamo agli operai che la sola alternativa alla miseria, ai licenziamenti e ai piani di lacrime e sangue dei governi della Repubblica Pontificia, che la sola via d’uscita dalla crisi sta nell’instaurazione del socialismo, sta nel liberarsi della cricca di mafiosi, padroni, faccendieri, cardinali e parassiti vari che ci governano e costruire una società basata su superiori relazioni sociali in cui il potere stia nelle mani dei legittimi detentori: i lavoratori!

Chiediamo a tutte le forze sociali, alle RSU della Nexans, alla CGIL e al sindacalismo di base, ai democratici, ai progressisti e ai comunisti, di prendere posizione e chiedere il ritiro di queste denunce: è un atto opportuno e necessario a fronte di un azione repressiva che se dovesse passare non rappresenterebbe soltanto un colpo al Partito dei CARC ma un colpo rivolto a tutti quei soggetti che in provincia di Latina si fanno promotori della lotta per non pagare la crisi dei padroni.
Per quel che ci riguarda mandiamo a dire a CC di Priverno e Digos di Latina che con queste denunce non ottengono nulla: saremo come prima e più di prima al fianco degli operai della Nexans!


Le denunce per la manifestazione del 15 Luglio sono vere e proprie prove di fascismo che fanno il paio con tantissimi fatti ed eventi che stanno accadendo nel nostro paese nell’ultimo periodo e che mirano a riscrivere i diritti costituzionali in senso autoritario. Sono i passaggi con cui chi ci governa cerca di creare il terreno per l’instaurazione di un governo d’emergenza reazionario che con l’autoritarismo e il terrore imponga alle masse popolari di pagare la crisi.

E’ possibile stroncare le “prove di fascismo” che la destra reazionaria sta facendo per mettere alla prova e selezionare individui e organismi che facciano quello che i nazisti e fascisti fecero nello scorso secolo. E’ possibile impedire l’istituzione di nuovi tribunali speciali. E’ possibile impedire l’istituzione di un governo d’emergenza della destra reazionaria. Per raggiungere tutti questi obiettivi, la Organizzazioni Operaie e Popolari devono prendere in mano le redini del paese e costruire un loro governo d’emergenza, che adotti le misure necessarie per far fronte agli effetti peggiori della crisi e sbarri la strada a fascisti e razzisti!

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