Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 2 aprile 2011

Gli Israeliani sperano di colonizzare parte dell'Iraq come "Grande Isreale"

Wayne Madsen 



E' noto che gli espansionisti israeliani vorrebbero assumere il controllo totale della Cisgiordania, della Striscia di Gaza , delle alture del Golan (in territorio siriano) ed espandersi nel Sud del Libano, ma ora paiono aver preso di mira anche una porzione dell'Iraq, considerata parte della “Grande Israele” biblica.

Israele, secondo alcune fonti, progetta di trasferire migliaia di ebrei curdi -fra cui alcuni espatriati dal Kurdistan iraniano- da Israele nelle città irachene di Mossul e Ninive, mascherando il loro trasferimento con pellegrinaggi religiosi verso antichi santuari religiosi ebraici. Secondo fonti turche gli Israeliani stanno lavorando segretamente con il Governo Regionale Kurdo (GRK) per realizzare l'integrazione dei kurdi e di altri ebrei nelle aree dell'Iraq controllate dal GRK stesso.

Kurdi, iracheni sunniti e turkmeni hanno notato che i kurdi israeliani hanno cominciato a comprare terre nel Kurdistan iracheno -considerato storicamente “proprietà” ebraica- dopo l'invasione statunitense del 2003.

Gli israeliani sono particolarmente interessati ai santuari del profeta ebreo Nahum, che si trova ad al-Qush, a quello del profeta Giona, che si trova a Mossul e alla tomba del profeta Daniele, a Kirkuk. Gli israeliani stanno anche cercando di rivendicare “proprietà” ebraiche al di fuori della regione curda, fra di esse il santuario di Ezechiele, nel villaggio di al-Kifl, in provincia di Babele, vicino a Najaf e la tomba di Ezra, ad al-Uzayr, nella provincia di Misan, vicino a Bassora, entrambi nel Sud dell'Iraq, in territorio sciita. Gli espansionisti israeliani considerano queste tombe e questi santuari parte della “Grande Israele”, alla stregua di Gerusalemme e della Cisgiordania, che loro chiamano Giudea e Samaria.

Fonti kurde e irachene riferiscono che il Mossad sta lavorando a stretto contatto con società private israeliane e “turisti” per rivendicare le “proprietà” ebraiche di Israele in Iraq. Il Mossad è stato anche pesantemente coinvolto nell'addestramento delle truppe kurde dei Peshmerga.

Pare che Israele sia affiancato in queste sue attività da mercenari stranieri, pagati da circoli cristiano-evangelici statunitensi che sostengono il concetto di “Sionismo Cristiano”.

I nazionalisti iracheni ritengono che l'espansione sia sostenuta da entrambe le maggiori fazioni kurde, inclusa l'Unione Patriottica per il Kurdistan, guidata dal presidente formale dell'Iraq Jalal Talabani. Il figlio di Talabani, Qubad, è rappresentante del Governo Regionale Kurdo a Washington, dove vive con la moglie Sherry Kraham, che è ebrea.

Anche il Partito Democratico Kurdo, guidato da Massud Barzani, presidente del Governo Regionale Kurdo, sostiene l'acquisizione di terre da parte degli israeliani. Uno dei suoi cinque figli, Binjirfan, pare pesantemente coinvolto con gli israeliani.

II sostenitori degli Israeliani e dei Cristiano-Sionisti non entrano in Iraq passando per Baghdad ma attraverso la Turchia. Per scacciare le popolazioni residenti nei territori rivendicati da Israele, elementi del Mossad e mercenari Cristiano-Sionisti organizzano attacchi terroristici contro i caldei cristiani, in particolare a Ninive, Irbil, al-Hamdaniyya, Bartalah, Talasqaf, Batnayah, Bashiqah, Elkosheven, Uqrah e Mossul.

Gli attacchi degli israeliani e dei loro alleati sono normalmente attribuiti ad “al-Qaeda” e ad altri gruppi della “jihad islamica”.

Lo scopo ultimo di Israele è scacciare la popolazione cristiana di Mossul e dintorni e rivendicare quelle terre come territori biblici appartenenti alla “Grande Israele”. L'operazione israelo/cristiano-sionista è una riedizione dello spopolamento della Palestina al tempo del mandato britannico, dopo la seconda guerra mondiale.

Nel giugno del 2003 una delegazione israeliana ha visitato Mossul affermando che era intenzione di Israele, con l'aiuto di Barzani, porre i santuari di Giona e di Nahum, a Mossul stessa, sotto il controllo Israeliano. Hanno aggiunto che i pellegrini israeliani e iraniani avrebbero raggiunto l'area di Mossul attraverso la Turchia e rilevato i terreni dove avevano vissuto i cristiani iracheni.

WayneMadenReport.com

Wayne Madsen è un giornalista investigativo di Washington; i suoi editoriali sono pubblicati sulla stampa nazionale. E' il redattore-editore di Wayne Madsen Report .

Titolo originale: "Israel hopes to colonize parts of Iraq as ‘Greater Israel’"



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