Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 16 luglio 2011

COSTRUIRE CORRENTE ROSSA!

Nota del Coordinamento di Corrente Rossa (Spagna)

Nei giorni 9 e 10 luglio si è riunito il Congresso straordinario di Corrente Rossa (Corriente Roja) (1), nel pieno di un cambio di fase politica, tra l'irruzione del 15M e del 19J [le mobilitazioni di massa in Spagna del 15 maggio, gli Indignados, e le manifestazioni del 19 giugno, ndt], la lotta delle masse popolari greche e l'approfondirsi della crisi europea, e nel mezzo delle rivoluzioni che scuotono il Medio Oriente e il Nord Africa.
La crisi della Spagna è parte della crisi europea, segnata dal processo di saccheggio e bancarotta dei cosiddetti Paesi periferici, nel quadro di una profonda crisi mondiale del capitalismo comparabile solo con la Grande Depressione degli anni Trenta del secolo scorso.
"In realtà siamo entrati in una situazione sconosciuta anche ai più anziani militanti, caratterizzata da una onda depressiva di lunga durata, marcata da grandi scontri di classe, rivoluzioni, controrivoluzioni e modifiche nelle relazioni internazionali" così recita il documento politico approvato dal Congresso straordinario.
 
Sotto lo slogan "Davanti alle nuove sfide, più che mai costruire Corrente Rossa", ai delegati di tutto lo Stato, in rappresentanza di più dell'80% dei militanti presenti al V Congresso (2), si sono uniti invitati e osservatori, tra cui una delegazione di attivisti siriani, e poi compagni del sindacalismo di base di ogni parte del Paese. Significativa la partecipazione di compagni giovani, tanto per il numero come per la qualità degli interventi.
Nei due giorni del Congresso straordinario, delegati, invitati e osservatori hanno affrontato un impegnativo ordine del giorno che prevedeva i seguenti punti: situazione internazionale e rivoluzioni in Medio Oriente e Nord Africa; nuova situazione politica e compiti di Corrente Rossa; emendamenti al documento organizzativo; stato organizzativo di Corrente Rossa; risoluzioni sulla formazione e le finanze del partito.
 
In relazione alle rivoluzioni arabe, l'incontro ha ratificato la posizione già espressa da CR di appoggio alle medesime e di contrapposizione all'intervento imperialista.
Per quanto riguarda la situazione politica, si è analizzata la nuova fase in cui siamo entrati, discutendo una proposta operaia e socialista per uscire dalla crisi, con un programma che prevede la caduta del regime monarchico bipartitista spagnolo, cioè "ciò che chiamano democrazia e non lo è", nella battaglia per un piano di riscatto dei lavoratori e delle masse popolari, in difesa del posto di lavoro, del salario, dei servizi pubblici e sociali, rivendicando il mancato pagamento del debito e l'esproprio delle banche. E ancora: contro la Ue, l'Europa imperialista, difendendo una Europa dei lavoratori e delle masse popolari e la lotta per gli Stati Uniti socialisti d'Europa.
 
Si è trattato, senza dubbio, di un congresso vincente. Ha dimostrato che Corrente Rossa si è rafforzata con l'intervento nei processi di mobilitazione di massa del 15 maggio e del 19 giugno e con la sua battaglia in solidarietà con le rivoluzioni del Nord Africa e del Medio Oriente contro le dittature e contro l'intervento imperialista.
La sfida che deve affrontare ora Corrente Rossa è quella di costruirsi come una organizzazione rivoluzionaria in una situazione sociale convulsa, in cui la catastrofe economica in cui siamo immersi non lascia spazio per mezze misure, mentre la crisi del regime trascina i partiti borghesi e le burocrazie sindacali.
Questa nuova fase pone grandi compiti a Corrente Rossa, che è pienamente cosciente che dalla attuale crisi potrà emergere una soluzione positiva e strategica per i lavoratori e le masse popolari solo se si costruirà una organizzazione rivoluzionaria che ponga nel movimento delle masse e insieme ad esso la prospettiva socialista e rivoluzionaria che è necessaria per vincere. Gli obiettivi che Corrente Rossa ha davanti a sé nella sua costruzione sono molto grandi e il Congresso straordinario ha saputo affrontarli con fermezza, entusiasmo e audacia.
 
Oggi più che mai: costruiamo Corrente Rossa!
 
 
 
(traduzione dallo spagnolo di Francesco Ricci)
 
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Note del traduttore

(1) Di Corrente Rossa, fin dalla sua fondazione, hanno fatto parte anche i militanti spagnoli della Lit-Quarta Internazionale. Fino a qualche mese fa organizzati in un partito (Prt-Ir) che è stato di recente sciolto in quanto tale (i militanti rimangono affiliati alla Lit) per meglio contribuire ai prossimi passi nella costruzione di Corrente Rossa come partito rivoluzionario.
(2) Il rapporto percentuale tra il congresso straordinario e il precedente congresso ordinario evidenzia l'entità ridotta della recente scissione da Corrente Rossa dell'ala guidata da Nines Maestro, fino a pochi mesi fa la principale figura pubblica di CR, uscita da Corrente Rossa dopo aver inutilmente tentato di imporre all'organizzazione posizioni di sostegno a Gheddafi e ad Assad (Siria) contro le rivoluzioni delle masse popolari arabe. Per intenderci, si tratta delle identiche posizioni (contro le quali abbiamo polemizzato in vari articoli pubblicati sul nostro sito e sul nostro giornale) sostenute in Italia da alcune micro-sette neostaliniste: nella forma più esplicita sicuramente dalla Rete dei Comunisti di Sergio Cararo e Pierpaolo Leonardi (che è anche tra i principali dirigenti del sindacato Usb).

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