Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 11 luglio 2011

SUL BIOTESTAMENTO

Giuseppina Bonaviri

“Vorrei morire come sono vissuta, con dignità, e guardando in faccia le cose. E se dovessi cadere nell’incoscienza, che sia solo per il breve tempo di un sospiro. Questo è il mio testamento biologico. Quello che non potrò mai lasciare se approverete la legge così come la state votando”.


Dopo una pausa di circa due anni, ritorna al voto in parlamento, in questi giorni, nel silenzio più assoluto dei media, il dibattito sul cosiddetto testamento biologico. Alla Camera, la maggioranza sta andando verso la decisione di negare il diritto di rifiutare trattamenti come l’alimentazione e l’idratazione forzata, dunque escludendone il carattere terapeutico e dandone potere decisionale al medico, non al paziente. L'argomento è delicato, sarebbe bene evitare contrapposizioni troppo aspre e pure volendo lasciare libertà di scelta alle singole coscienze, ogni singola forza politica dovrebbe ora esprimere una sua posizione ufficiale, chiara.

In queste ore, alla Camera, stanno decidendo la legge sul bio-testamento legge che non ci consentirà di decidere del nostro destino, di stabilire se e quando una vita è degna di essere vissuta.

Questa è la situazione. Dimostriamo ai nostri Parlamentari, con una mobilitazione di coscienze lucide e serene che anche Frosinone, città europea, sa esprimersi.

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