Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 14 luglio 2011

Una nuova Onda Granda

Luciano Granieri


Come  ogni estate si rinnova l’appuntamento con il concerto di Cisco.  E’ une evento rigenerante, ai piedi del palco ci si ritrova a cantare  a ballare a pugno alzato  .  In questi frangenti  si percepisce  forte l’idea di cosa significhi “venire da lontano e di andare lontano.  “L’Onda granda” del cambiamento  investiva ancora più forte una piazza ,quella di Boville, già scossa dal vento nuovo che si è alzato a seguito dei referendum e della amministrative.  Nei concerti di  Cisco però si ha la consapevolezza che il vento nuovo sia sempre spirato.  Si è convinti che  - cantando  a Las Barricadas, come un inno di lotta, saltando insieme sotto le coinvolgenti vibrazioni di  “Una perfecta  excusa “  -  la ragioni di quel comunismo basato sulla massima “ Da ciascuno secondo le proprie possibilità a ciascuno secondo i propri bisogni” , siano vincenti   e ne sia improrogabile l’affermazione .  Nel susseguirsi dei brani, fra l’altro si snocciola la NOSTRA STORIA,  ovvero la  narrazione (per usare un termine vendoliano) delle lotte operaie e studentesche,  della lotta partigiana, del contrasto della gente comune  alla mafia, del disagio delle periferie, della voglia di combattere per difendere i diritti dei paesi del sud del mondo e di  tutta  le persone  cui la prerogativa di una vita dignitosa è annientata dalla finanza internazionale.  Ebbene si,  ci siamo goduti questa festa e i video che seguono pur con un audio non eccellente lo possono testimoniare. Oltre a descrivere le emozioni  che il concerto ci ha riservato ci fa piacere sottolineare  come un vento nuovo sia spirato anche nello stile musicale di Cisco. La band impeccabile come al solito ha sfoderato   un inaspettato Rock solido perentorio e coinvolgente.  Sugli scudi Andrea Faccioli alla chitarra , dallo stile fluido e scattante. Su i  suoi arpeggi si sono inserite  le performance  solistiche di Simone Copellini alla tromba (eccezionale la sua sortita al flicorno su “Ebano”)  e dello straordinario violinista Patrick Wright . Una equilibrata  sezione ritmica composta da Bruno Bonarrigo  al contrabbasso e Marzio del Testa  alla batteria, ha tessuto il tappeto su cui si sono sviluppate armonie e melodie, il tutto arrangiato dalla sapiente sensibilità musicale del maestro  Francesco Magnelli  alle tastiere. Poi lui ,Cisco, la sua voce è inconfondibile potente a Boville era veramente in splendida  forma abilissimo a prenderci da lontano e ad accompagnarci nell’  andare lontano.
Buona Visione.





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