Il 23 agosto del 2008, Vik approdava a Gaza a bordo di un peschereccio, unico italiano tra i cinquanta attivisti provenienti da tutto il mondo che riuscirono a rompere l'assedio della Striscia.
La storia siamo noi,
la storia non la fanno i governati codardi con le loro ignobili sudditanze ai governi militarmente più forti.
La storia la fanno le persone semplici,
gente comune, con famiglia a casa e un lavoro ordinario,
che si impegnano per un ideale straordinario come la pace,
per i diritti umani, per restare umani.
La storia siamo noi,
che a mettendo a repentaglio le nostre vite,
abbiamo concretizzato l'utopia,
regalando un sogno, una speranza a centinaia di migliaia di persone.
Che hanno pianto con noi,
approdando al porto di Gaza,
come i tre anziani palestinesi vittime della diaspora imbarcati con noi,
che non hanno mai potuto piangere sulle tombe dei familiari,
hanno pianto,
ma sono state lacrime di gioia.
Il nostro messaggio di pace,
è un invito alla mobilitazione per tutte le persone comuni,
a non delegare la vita al burattinaio di turno,
a prendersi di petto la responsabilità di una rivoluzione,
rivoluzione interiore innanzi tutto, verso l'amore, l'empatia,
che di riflesso cambierà il mondo.
Abbiamo dimostrato che la pace è possibile in medioriente.
Perchè se un ebreo israeliano come Jeff Helper è accolto come un eroe,
addirittura un liberatore,
da decina di migliaia di persone festanti in estasi,
da quelli che la politica e i media si impegnano a dipingere come filoterrorismi,
la pace non è un'utopia,
e se lo è abbiamo dimostrato che a volte le utopia si concretizzano.
Basta crederci,
fermamente impegnarsi,
contro ogni intimidazione, timore, sconforto,
semplicemente restando umani.
restiamo umani.
Vittorio Arrigoni.
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