Francesco Notarcola- Presidente Consulta delle associazioni
Antonio Marino –Presidente
AIPA
Un altro servizio è stato soppresso perché il medico è
andato in pensione. E’ quanto accade alla ASL di Frosinone.
Il dott. Antonello Miano, responsabile della Unità semplice
di riabilitazione cardiologica, che ha
terminato il suo impegno di lavoro il 31 luglio del c. a. e non è stato in
alcun modo sostituito,seguiva circa mille pazienti cardiopatici ( ischemici,
fibrillanti, infartuati, ecc.).
Fino al mese di luglio scorso questa unità cardiologica ha
realizzato un carico di lavoro di tutto rispetto: 321 ecocardiogrammi, 380 ecocardiogrammi
con visita, 292 ecocardiogrammi da sforzo, ecc.
Il servizio, efficiente e scrupoloso di tutti gli operatori sanitari,
seguiva circa 120 pazienti al mese.
Tutto questo è stato cancellato in un batter d’occhio mentre
non esiste alcun impegno per eliminare o limitare gli sprechi enormi nella
gestione della asl locale.
Se a tuttò ciò si aggiunge il fatto che dal mese di giugno i
servizi ambulatoriali dell’Unità Complessa di Cardiologia dell’ospedale “
Fabrizio Spaziani” hanno bloccato le prenotazioni per ECG, ECG con visite, ECG
da sforzo, abbiamo un quadro molto
preoccupante che mette a rischio serio la salute dei pazienti cardiopatici e
dei cittadini tutti.
Infatti, attualmente, per una popolazione di circa 300.000
abitanti ( Distretti A e B, Anagni e zona nord - Frosinone e zona centro) gli
ECG da sforzo vengono eseguiti solo ad Anagni.
Per tutte queste
tipologie di esami cardiologici i tempi di attesa si sono allungati
notevolmente ( 10 – 12 mesi); per tutte queste ragioni si intasano sia il Pronto soccorso che l’ospedale del
capoluogo, si rende la vita difficile ai pazienti ed agli operatori sanitari e
si spreca molto denaro. Un giorno di ricovero costa più di mille euro.
Al sindaco del capoluogo, al Presidente della Provincia , al
Prefetto che continuano ad ignorare queste condizioni di disagio, di difficoltà e di spreco, chiediamo di far sentire la loro voce per
ripristinare la normalità e garantire il diritto alla salute.
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