APPELLO N.1
Caro Pier Luigi Bersani,
siamo giovani
elettori e cittadini, tutti nati dopo il crollo del Muro di Berlino. Siamo
cresciuti e ci è toccato votare sotto la seconda Repubblica , dopo che la prima
era morta per un overdose letale di tangenti.
Per la prima volta,
da quando siamo nati, si può aprire finalmente una stagione di Primavera, che
passa necessariamente attraverso l’elezione della più alta carica dello Stato
di una persona con una storia personale e politica all’insegna della difesa dei
valori della nostra Costituzione.
Noi, e non solo
noi, assieme a tantissimi elettori del centro sinistra, pensiamo che la
candidatura ideale a svolgere un compito cos’ delicato in questo periodo, per
traghettare finalmente l’Italia verso lidi migliori di quelli che ha conosciuto
negli ultimi anni, sia Stefano Rodotà, la cui storia personale e politica parla
da sé.
Persino Grillo ha
capito quanto sia grave il momento e ha messo da parte la propaganda evitando
di usare lo stile che lo ha contraddistinto in questi ultimi anni, facendo n
accorato appello al voto per Stefano Rodotà, diventato il candidato ufficiale
del Movimento 5 Stelle, viste le rinunce di Milena Gabanelli e Gino Strada.
Ci pare davvero
folle non sfruttare questa occasione storica , cercano a tutti i costi l’accordo
con Berlusconi su un nome di garanzia (per lui) giusto per far nascere magari
un governo di soli tre mesi che si ritroverebbe comunque impantanato nei veti
incrociati e non concluderebbe un bel nulla.
Il nostro appello
che ti rivolgiamo come giovani elettori , come giovani di sinistra, è di votare
Stefano Rodotà fina dalla prima votazione.
Perché come disse
Enrico Berlinguer “Non si può rinunciare alla lotta per cambiare ciò che non
va. Il difficile, certo, è stare in mezzo alla mischia mantenendo fermo un
ideale e non lasciandosi invischiare negli aspetti più o meno deteriori che vi sono in ogni battaglia. Ma alternative
non ne esistono”.
Smettere di lottare, invischiandosi fra l’altro negli
aspetti parecchi deteriori di questa battaglia, sarebbe solo in suicidio
politico. E noi, molto semplicemente smetteremmo di votarvi.
Giovani elettori del Pd
APPELLO N. 2
Sono la moglie di uno dei 19 operai iscritti alla Fiom per i
quali il giudice ha stabilito che c'è stata discriminazione e che la FIAT deve
riassumere. Che c'entra con Rodotà? Ebbene, sin dalle prime manifestazioni
organizzate a Pomigliano e a Napoli dalla FIOM, quest' uomo ha spesso
partecipato e si è sempre schierato al fianco dei lavoratori che hanno subito
un ricatto col referendum di 3 anni fa ed il peggioramento reale delle
condizioni di lavoro. Lui c'era, Marini no, Prodi no, e tutti gli altri del PD,
no, compresi Renzi e Bersani che dissero che i lavoratori dovevano votare sì e
in questi ultimi anni non hanno mai levato alta la loro voce contro Marchionne.
Io sto con Rodotà."
-Martina Coppola-
Nessun commento:
Posta un commento