Dopo l’affossamento di una qualsiasi ipotesi sulla presenza
di un teatro a Frosinone, dopo il "cinemacidio" della rassegna estiva “Cinema sotto le stelle”, con lo
spostamento dell’Arena dal consueto, funzionale e suggestivo sito della Villa
Comunale all’iper inquinato parcheggio della stazione ferroviaria, ecco
l’ennesimo colpo del sindaco Ottaviani al panorama culturale frusinate:
l’eliminazione della Saletta Biondi. La saletta era uno spazio espositivo
comunale, in Corso della Repubblica, pieno centro storico, a disposizione, a
titolo gratuito, degli artisti che avessero voluto esporre le proprie opere. Ora grazie al sindaco Ottaviani viene,mancare
questa ulteriore opportunità di promozione artistica nella nostra città. La realtà è che, a parte le folgorazioni sulla
via di San Silverio e Sant’Ormisda in onore del quale diversi conservatori si
contenderanno la palma di migliore scuola di musica in una serie di esibizioni
che avranno luogo nel centro storico, a parte gli eventi a base di noccioline
zucchero filato asfalto rosso e processioni, il nuovo sindaco sta smantellando
quelli che erano i siti stanziali per la
diffusione della cultura a Frosinone. L’unico luogo a disposizione degli
artisti che vogliono esporre le proprie opere è la Villa Comunale il cui
affitto ha un costo spesso insostenibile.
La stessa Villa Comunale, con la perdita della rassegna cinematografica
estiva, si impoverisce anche come luogo
di aggregazione e socializzazione. E’evidente che senza il cinema, il parco
sarà chiuso all’imbrunire togliendo ai
cittadini la possibilità di passeggiare e scambiare quattro chiacchiere al
fresco degli alberi sotto la luna e le stelle . Purtroppo il processo di regressione culturale messo in
atto da Nicola Ottaviani sta colpendo
anche l’eloquio del sindaco stesso, il quale ha preso a pronunciare discorsi
dalla primitiva e approssimativa costruzione grammaticale. Un esempio è il
video che segue nel quale il sindaco illustra alle autorità locali come
intende interessare il governo centrale sul problema del traffico ferroviario,
il quale ha bisogno di essere velocizzato proprio per consentire ai pendolari
di sgomberare il prima possibile il parcheggio che ogni sera dovrà essere trasformato in arena cinematografica.
Come è evidente, abbiamo scherzato. La voce non è quella di Ottaviani ma di un
doppiatore di eccezione. Crediamo che il
sindaco sarà molto onorato del servizio che gli abbiamo reso in questo
filmato. Infatti la voce del doppiatore è di un suo sodale di
partito, esimio e stimato senatore della Repubblica, Sen. Antono Razzi….oh ho
detto Razzi Popolo della Libertà!!!! mica cacchi. Uno che con la cultura non ci mangia,no se la magna direttamente.
Nessun commento:
Posta un commento