Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 10 giugno 2013

SI STANNO ILLUDENDO

Mario Saverio Morsillo

Le altissime intelligenze della sedicente sinistra post-occhettiana, a urne dei ballottaggi appena aperte , non fanno altro che strapparsi le vesti per la felicità. Berlusconi ha perso!!!! La sedicente sinistra ha fatto il cappotto!!!! Perfino Vicenza, Treviso, Sondrio, e Roma, con quello che rappresenta per i fascisti, sono state conquistate dal Centrosinistra, mica cazzi; poi, se a votare non è andato nessuno, chissenefrega; la disaffezione dei cittadini alla vita dello Stato genera governabilità, vedi Pinochet e/o Mussolini.
E inoltre, c’è la grande considerazione da fare: se non candidano Berlusconi, i fasci non vincono.
Questo, almeno, i  discorsi che sento fin da ora (sono le 18,35 del 10 giugno) da parte dei miei interlocutori, che pappagallescamente ripetono il Verbo testè espresso da Matteo Orfini in televisione.
Ma possibile che non ci si renda conto della veridicità del contrario? Possibile che non si veda come le amministrazioni di centrosinistra di Napoli, Genova, Milano siano continuamente osteggiate dalla società civile, proprio perché gran parte dei cittadini, non essendo andati a votare, non si riconoscono nelle scelte dei loro legittimi rappresentanti, quali che siano? Come si illudono di governare p. es. Roma, se solo il 45% degli elettori ha votato al ballottaggio, e Marino gode quindi della stima di meno del 25% dei suoi amministrati?

Lasciamo poi perdere l’illusione della destra che vince solo se c’è Berlusconi. E’ vero il contrario: c’è Berlusconi se la destra vince. Le contestazioni a Brescia e Roma, i sondaggi ormai attendibili secondo cui avevano speranze di vittoria solo a Siena  hanno convinto Berlusconi a non spendersi per una battaglia persa. Tutto qui. E’ quello che faceva Formigoni negli anni ’80, quando comandava su CL: puntare (e spendere la faccia) solo sui cavalli vincenti. Per restare comunque in sella, e poter far valere il suo peso politico. Gli impiastri capi del centrosinistra pensino quindi a recuperare un serio e sereno rapporto con l’elettorato popolare, se non vogliono fare la fine del partito leggero di quello stronzo di Occhetto.

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