In questo mite inizio d’estate, fortunatamente il caldo non
picchia più di tanto, molti sono rimasti in città. Alcuni , quelli che uno
straccio lavoro ce l’hanno, a faticare, altri disoccupati e precari a cercare di sbarcare il lunario.
Il sindaco di
Frosinone Nicola Ottaviani - dopo aver raccolto gli encomi per il successo del festival dei Conservatori,
beandosi della purpurea mutanda con il
quale ha avviluppato il palazzo della prefettura , dimenticando che il Conservatorio
di Frosinone ha ancora la pensilina del cortile sfondata dalla nevicata di due
anni fa, dopo aver fatto ripartire la rassegna cinematografica all’aperto presso
la solita location della Villa Comunale,
con l’aumento del biglietto da euro 2,00 a
euro 2,50, perché perdendo tempo dietro alla stronzata del cinema alla
stazione, le pellicole racimolate in fretta e furia sono costate di più -si sta
godendo il meritato riposo in quel di Ischia.
Sfortunatamente per lui ci sono persone
che decidono di passare questo luglio non troppo afoso sul tetto del palazzo comunale. Sono i lavoratori della,
ormai, ex Multiservizi di Frosinone. Quelli che avendo subito lo smacco della
scadenza del contratto dal 30 giugno e non avendo accettato l’elemosina precaria
delle cooperative, si ritrovano in mezzo
ad una strada, o meglio sul soffitto del Comune.
E pensare che proprio nelle ultime settimane,
la disponibilità della Regione Lazio a farsi carico degli eventuali
esuberi e dei debiti della Mutliservizi,
unita alla buona volontà del sindaco di
Alatri Morini e del Commissario provinciale Patrizi, gli altri azionisti
pubblici della società, poteva
preludere, sempre che il sindaco Ottaviani lo volesse, alla positiva soluzione della vertenza.
Proprio ieri era prevista una riunione presso la Regione Lazio fra le parti in
causa per cercare una via d’uscita. Un confronto, però, che in mancanza del sindaco di Frosinone altro
azionista della società posta in liquidazione, non poteva che produrre esiti
negativi. Ma Ottaviani era a riposarsi ad Ischia e nonostante le preghiere dei tanti dipendenti della ex Multiservizi, la spiaggia è risultata più appetibile di una squallida stanza del
palazzo della Pisana.
Tanto la decisione è presa: la cura di Frosinone e dei
suoi cittadini deve essere affidata ai
privati. Tutto ciò comporterà l’aumento dei costi e la diminuzione della
qualità dei servizi , ma consentirà al sindaco di cominciare a pagare qualche cambiale
contratta per assicurarsi i voti necessari ad essere eletto .
Questa volta però l’ennesimo
atto di disprezzo verso gli addetti della
Multiservizi, non è stato accettato e i lavoratori , coscienti e contenti, di rovinare le vacanze al sindaco sono saliti sul tetto del
Comune decisi a non scendere, fino a quando il sindaco non deciderà di dare
loro ascolto. Questa azione, ne siamo
certi, renderà famoso il primo cittadino di Frosinone in tutta Italia, non solo per la
sua abilità ad organizzare il festival dei conservatori, ma anche per la sua
grande capacità di gettare sul lastrico intere
famiglie di suoi concittadini. Da Aut va
tutta la solidarietà alle donne e agli uomini in lotta abbarbicati sul tetto
del palazzo comunale.
Nel video, ripreso con un telefonino proletario, alcuni
momenti del presidio e un’intervista con Pina Conte lavoratrice della
Mutliservizi.
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