Come ogni venerdì Kuffr Qaddum si prepara per la manifestazione. Non mollano nonostante i due anni di arresti e violenze, nonostante il periodo di ramadam, nonostante i 42° all'ombra.
I soldati arrivano prima della manifestazione e fanno pressione sul gruppo poco numeroso per l'ora.
Inizia la manifestazione: canti e marcia. La collina è presidiata dall'esercito e dalla polizia d'Israele (la collina è palestinese). Ma, eccoli, all'imporvviso scendono e iniziano a sparare. Sound bomb, gas lacrimogeni e granata gas. Ma nonostante le corse per schivare ciò che sparano, non si arretra. Si prende fiato e si risale, sempre in avanti. Oggi l'esercito ha portato un bulldozer che toglie tutte le pietre e la terra dalla strada e le accumula per fare una barriera. Non importa, il villaggio ha i trattori e rimetterà la strada a posto. Questa è Kuffr Qaddum, la Resistenza. Qui si sono visti internazionali arrestati, bambini torturati, feriti, martiri, episodi di ogni violenza. Ma Kuffr Qaddum resiste. Al prossimo venerdì, sempre più avanti su quella strada e sulla strada della Giustizia.
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