Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 21 luglio 2013

Shock al contrario

Luciano Granieri


"Ho dedicato le mie immagini per le vittime di tutte le guerre che sono morti per quello che credevano fosse un ideale, in un mondo dove la giustizia, l'ingiustizia, il bene e il male si intersecano in un commercio in cui innocenti pagano con la vita"






Le parole del fotografo libanese,  unite alla serie di scatti riportati nel video descrivono  l’orrenda strage   che   la guerra, l’unica immensa  guerra in atto nel mondo, quella che  racchiude le miriadi di conflitti grandi e piccoli, dall’Afghanistan al  Medio Oriente,  alle varie   aree di crisi africane,  provoca presso intere comunità nel mondo . 

Questi conflitti si perpetuano  anche all’interno delle società stesse, dove un ristretto gruppo di gerarchi in giacca e cravatta  continua a seminare morte, uccidendo attraverso lo smisurato accumulo del profitto finanziario. Non solo morti da bombe dunque, ma anche vittime degli stenti dell’impoverimento globale, della guerra fra poveri, dal furto di dignità. 

Sono queste gli agnelli scarificali che un ultra liberismo cinico e spietato fagocita in un drammatico gioco dispensatore di  stragi e interi genocidi, vedi l’immenso cimitero marino formatosi sotto  il Mediterraneo .  Una strage le cui vittime, sotto alcuni aspetti, si consegnano spontaneamente al martirio, perché insensibili e indifferenti alle miserie del vicino che spesso coincidono con le proprie. 

Un individualismo indotto dalle sirene mediatiche che vendono stili  di vita falsi e inarrivabili, terribili bocche da fuoco destabilizzanti dell’esercito dei forzati del mercato, che con l’inganno diffondo l’idea secondo  cui   tutti possono arricchirsi, basta disfarsi dei pesi morti, degli accattoni che con la fandonia della giustizia sociale, ostacolano il progresso e il benessere.

 La globalizzazione della truffa finanziaria planetaria  si sostiene con la globalizzazione dell’indifferenza per usare la parole di Papa Francesco. Le foto di Mohdad sono significative, spesso sono un pugno nello stomaco, ma è uno  shock al contrario quello  che serve per far tacere le armi, quelle da fuoco e quelle degli hedge fund.

Brani: Tera del Fuoco. Modena City Ramblers
         Serenata alla Carpinese: Daniele Sepe

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