Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 25 gennaio 2014

Iniziati i seminari della Scuola di formazione politica e sociale Don Gallo, a cura dell'osservatorio Peppino Impastato

Osservatorio Peppino Impastato Frosinone



Ieri pomeriggio, sabato 25 gennaio,  è iniziato il programma di seminari organizzati dall’Osservatorio Peppino Impastato per la scuola di formazione Politica e Sociale Don Gallo. Il seminario con la quale si è aperto il programma aveva come argomento: Storia delle mafie e del movimento antimafia. Quello di ieri è stato il primo dei tre incontri in cui si divide il seminario, gli altri due sono previsti per il 1 e 8 febbraio, sempre presso la saletta dei soci del supermercato della Coop in Via dei M.ti Lepini.  Il relatore Mario Catania  ha illustrato, in questo primo incontro,  la nascita e l’evoluzione sociale della Mafia, della Camorra e della N’drangheta. Nella trattazione si sono bene evidenziate le grandi differenze che contraddistinguono le tre organizzazioni criminogene e il loro notevole condizionamento della vita politica ed economica del Paese. Parallelamente Mario Catania ha illustrato la storia e lo sviluppo dei movimenti antimafia cresciuti in contrasto ai fenomeni mafiosi stessi, ha spiegato, rivelando anche eventi  storici poco conosciuti,  l’influenza che questi hanno avuto nella società civile e il loro radicamento all’interno delle popolazioni . Come è comprensibile la tensione del primo  giorno di lezione ha attanagliato tutti noi organizzatori dei seminari. Non sono mancate difficoltà tecniche, fortunatamente risolte. Ma l’interrogativo principale era relativo alla quantità e alla qualità della partecipazione. Ebbene da questo punto di vista non possiamo che essere moderatamente soddisfatti. In relazione ai  numeri  questi  si sono confermai come  ci aspettavamo, anzi forse un po’ superiori alle attese. Ciò che invece ci ha positivamente ed inaspettatamente sorpreso è stata la composizione dei partecipanti. Molti giovani, studenti, ma anche insegnanti hanno preso posto nella saletta. Abbiamo visto facce nuove. E questo è per noi motivo di grande soddisfazione. Anche il dibattito che ne è scaturito si è rivelato estremamente interessante.
Patendo dai temi della legalità  il discorso, sentito e partecipato, si è allargato alle questioni della politica, della rappresentanza  della necessità del  coinvolgimento di ogni singolo cittadino nel diffondere il valore della legalità. Ci siamo consolati nel vedere confermate alcune nostre sensazioni, cioè che la società civile non è completamente dormiente, che ci sono molti giovani desiderosi di conoscere e confrontarsi su temi importanti. Ci siamo convinti ancora di più che si può tornare a fare politica nel senso più allargato e civilmente impegnato del termine. Nel senso cioè dell’animazione della polis, del luogo dove ci si scambiano informazioni, prospettive e, perché no, sogni di un modello di società più giusto e includente. Il prossimo appuntamento sarà per sabato prossimo 1 febbraio a partire dalle ore 16,00 sempre nella saletta dei soci Coop. Speriamo che la voglia di conoscere e partecipare possa contagiare molte altre persone. 

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