Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 12 dicembre 2014

Nosocomio di Anagni fra fantasia e realtà

COORDINAMENTO PROVINCIALE PER  LA SANITA' FROSINONE
Illustrazione di Luciano Granieri


A seguito delle notizie inerenti il consiglio comunale di Anagni del 09.12.14, il Coordinamento Provinciale per la Sanità ritiene doveroso rappresentare le proprie opinioni.
L'unico punto all'ordine del giorno recitava: ”Situazione del Nosocomio di Anagni alla luce dell’atto aziendale approvato”.
E' già da questo punto che nascono le nostre osservazioni.
Il nosocomio di Anagni, purtroppo, è stato cancellato dall'elenco degli ospedali della regione Lazio da martedì 4 novembre 2014. In tale giorno è stato pubblicato il Decreto della Regione Lazio numero 368, avente ad oggetto la riorganizzazione della rete ospedaliera nel Lazio. Nell'allegato n. 1 del decreto, consistente nell'elenco degli istituti di ricovero giuridicamente esistenti nella rete ospedaliera del Lazio, non viene più inserito l'Ospedale di Anagni; per cui non è corretto, in quanto fuorviante, parlare di Nosocomio, ma soltanto di presidio sanitario, cioè di una struttura poliambulatoriale con alcuni servizi. Fino a quel giorno, ancorchè derubricato ad ospedale distrettuale, l'ospedale di Anagni era presente nell'elenco regionale degli ospedali, con codice numero 120218.
Con altrettanta chiarezza è doveroso precisare poi che nelle sette righe e mezza dedicate al presidio di Anagni nelle 122 pagine dell'atto aziendale del 13 novembre 2014, nulla altro è riportato se non un sommario piano intelocutorio di riorganizzazione di attività e prestazioni, recintate nel semplice livello del poliambulatorio, e peraltro per la gran pare già presenti.
Significhiamo tutto questo perchè, da parte di chi ha responsabilità istituzionali e politiche, se si vogliono spiegare le cose ai Cittadini, lo si deve fare documenti e riscontri oggettivi alla mano, evitando di confondere il reale con l'immaginario, e lo si deve fare compiendo delle azioni che siano serie, sensate e che abbiano un fondamento logico; e non praticando, purtroppo, un indecoroso arroccamento su posizioni indifendibili.
Il Coordinamento si aspettava ben altro invece da chi ha funzioni pubbliche, e gli strumenti e le vie serie per rilanciare l'ospedale di Anagni ci sarebbero tutte, ma abbiamo il triste sospetto che manchi la cosa più importante: la volontà di farlo.
Il Coordinamento rappresenta tutto questo con grande sconforto perchè un territorio di altissima e antichissima civiltà come Anagni questo doppio affronto non lo meritava proprio. Doppio perchè al danno della perdita dell'ospedale, si aggiunge la beffa di una improponibile, se non surreale, rappresentazione dei fatti, quasi che i cittadini di Anagni e dell'intera provincia di Frosinone, non avessero l'intelligenza per distinguere le rappresentazioni fantasiose dalla realtà.

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