C'è una specificità dell'oggi. Salvini, la Meloni... sono le maschere orride di qualcosa che non è 'rottame del passato', e dunque «contraddizione arretrata». Sono i ''carissimi oppositori'' del regime sociale che informa l'intera vita di relazione, dell'utilitarismo reale arrivato a dar luogo a scenarî distopici che fanno pensare all'agonìa della specie.
Sembra di poter dire che sono una sorta di ''piano B'', di soluzione di riserva, verso la quale 'dalle regìe' (nel 'caso-Italia' di oggi, in primis quella della governalità ''renziana'') si sospingono quanti fra gli umani sono 'spremuti/buttati', schiacciati, asfissiati dalla corsa assurda dei delirî, delle addiction all'accumulazione, al denaro/comando, nelle diverse figure, tra costanti e variabili, ''teoremi'' e corollarì'', delle logiche tecno-economico-politiche, della triade capitalismo-Stato- «società civile» incessantemente 'cyborgizzata' e cyborgizzantesi.
Un riscontro evidente (sfrontato, visibile ad occhio nudo) è dato dai dispositivi di produzione di soggettività a mezzo di Spettacolo : non c'è chi non possa vedere la volata che ogni giorno gli Opinion-makers del panorama mass-mediatico tirano a questi personaggi.
Altrove hanno investito, anche leccando-il-culo-dei- ''Paperoni'' petrodollarosi wahabiti, su processi ad effetto teratogeno, di cui i loro, obiettivamente, colleghi in 'statismo' dello «Stato islamico» sono al momento l'esito più spettacolare. Qui, una majeusi infame lavora a produrre una mutazione di settori quanto più larghi possibile di proletariato, in teppa reclamante Law and Order, scatenata contro gli ancor più poveri, lanciata dietro offe di cospirazionismo ipnotizzato da diversivi, e contro migranti, fuggiaschi, 'miserabili del mondo e di sotto-casa'.
Tutto va bene contro il fantasma, foss'anche il più remoto e attenuato, dello spettro della rivolta sociale contro i fondamenti, le radici, i rapporti costitutivi dell'ordine sociale e del suo correre assurdo.
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