Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 15 novembre 2015

Sfascio della sanità. Le responsabilità della politica ciociara sono eclatanti.

Francesco Notarcola – Coordinamento provinciale della sanità.


Lunedì 16 c.m. i medici dell’ospedale “Fabrizio Spaziani” si riuniranno in assemblea per denunciare la gravissima situazione  del presidio ospedaliero Frosinone - Alatri. L’emergenza sanitaria è drammatica. L’efficienza e la funzionalità delle sale   operatorie non sono più garantite per carenza di personale. Il diritto alla salute non c’è più.  Lo sfascio sanitario dilagante avvolge tutte le strutture ospedaliere ed il caos regna sovrano ovunque. Vengono coinvolti anche servizi eccellenti come quello della terapia anticoagulante orale. Per la prima volta, dopo più di dieci anni, questo importante servizio salvavita si intende ridurlo a quattro giorni la settimana. E’ stata anche sospesa la raccolta del sangue dopo il pensionamento del responsabile del Centro trasfusionale aziendale.
Questa realtà non può essere modificata trasferendo personale, come qualcuno ha scritto. Il trasferimento del personale delle strutture chiuse non ha mai apportato alcun giovamento all’organizzazione dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali.  Anzi ha comportato un peggioramento.  Occorre ben altro.
Questi sono i risultati della cura voluta  Zingaretti che ha giudicato ottimo il lavoro svolto dalla manager della asl qualche settimana prima di emettere il decreto di sostituzione.
Questa sconvolgente realtà chiama in causa le grandi responsabilità dei sindaci, dei consiglieri regionali e dei parlamentari di questa provincia che hanno sempre approvato, sostenuto, condiviso e difeso ovunque l’operato della manager, della cabina di regia e del Presidente  della Regione Lazio.
L’ospedale di Frosinone, inaugurato il 10 dicembre del 2010, descritto come una struttura moderna e come fiore all’occhiello della sanità regionale, che doveva diventare di eccellenza e di qualità,  è ormai ridotto a poco più di una infermeria precaria.
Il sindaco del Capoluogo, presidente della conferenza locale della sanità, non si pone alcun problema. Fa finta di niente,  dorme e pensa ad altro, come del resto fanno i suoi colleghi. Se avesse dato attenzione alla difesa del diritto alla salute dei cittadini, suoi elettori, come è stato attento e puntuale alle richieste di costruzione di nuovi mostri di cemento, che distruggono le ricchezze culturali e storiche della nostra Città, non saremmo arrivati a questo punto di non ritorno.
Il Coordinamento fa appello a  tutti i cittadini della provincia, alle associazioni ed ai comitati di ogni comune affinchè possa crescere   l’impegno la mobilitazione per fermare la deriva, il caos e lo sfascio della sanità ciociara, che sembra inarrestabile. Non possiamo più permettere   che adulti e bambini debbano rischiare la loro vita. Gli indifferenti diventano complici.
L’ordine dei medici non può rimanere alla finestra. Occorre dal vita ad un’ energica e produttiva azione di sinergia,  insieme all’associazionismo ed a tutte le persone coscienti e responsabili, per aprire un futuro alla sanità e alla ripresa di questa provincia.
per invertire una tendenza disastrosa che ci colpisce senza pietà e ci condanna ad una condizione indegna e incivile.

Il Coordinamento darà vita , nei prossimi giorni, ad un programma di impegni e di iniziative a difesa degli interessi e dei bisogni sanitari, economici e sociali delle nostre genti.

Video  Luciano Granieri

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