Lunedì 16 c.m. i medici dell’ospedale “Fabrizio Spaziani” si
riuniranno in assemblea per denunciare la gravissima situazione del presidio ospedaliero Frosinone - Alatri.
L’emergenza sanitaria è drammatica. L’efficienza e la funzionalità delle
sale operatorie non sono più garantite
per carenza di personale. Il diritto alla salute non c’è più. Lo sfascio sanitario dilagante avvolge tutte
le strutture ospedaliere ed il caos regna sovrano ovunque. Vengono coinvolti
anche servizi eccellenti come quello della terapia anticoagulante orale. Per la
prima volta, dopo più di dieci anni, questo importante servizio salvavita si
intende ridurlo a quattro giorni la settimana. E’ stata anche sospesa la
raccolta del sangue dopo il pensionamento del responsabile del Centro
trasfusionale aziendale.
Questa realtà non può essere modificata trasferendo
personale, come qualcuno ha scritto. Il trasferimento del personale delle
strutture chiuse non ha mai apportato alcun giovamento all’organizzazione dei
servizi sanitari ospedalieri e territoriali. Anzi ha comportato un peggioramento. Occorre ben altro.
Questi sono i risultati della cura voluta Zingaretti che ha giudicato ottimo il lavoro
svolto dalla manager della asl qualche settimana prima di emettere il decreto
di sostituzione.
Questa sconvolgente realtà chiama in causa le grandi
responsabilità dei sindaci, dei consiglieri regionali e dei parlamentari di
questa provincia che hanno sempre approvato, sostenuto, condiviso e difeso ovunque
l’operato della manager, della cabina di regia e del Presidente della Regione Lazio.
L’ospedale di Frosinone, inaugurato il 10 dicembre del 2010,
descritto come una struttura moderna e come fiore all’occhiello della sanità
regionale, che doveva diventare di eccellenza e di qualità, è ormai ridotto a poco più di una infermeria
precaria.
Il sindaco del Capoluogo, presidente della conferenza locale
della sanità, non si pone alcun problema. Fa finta di niente, dorme e pensa ad altro, come del resto fanno
i suoi colleghi. Se avesse dato attenzione alla difesa del diritto alla salute
dei cittadini, suoi elettori, come è stato attento e puntuale alle richieste di
costruzione di nuovi mostri di cemento, che distruggono le ricchezze culturali
e storiche della nostra Città, non saremmo arrivati a questo punto di non
ritorno.
Il Coordinamento fa appello a tutti i cittadini della provincia, alle
associazioni ed ai comitati di ogni comune affinchè possa crescere l’impegno la mobilitazione per fermare la deriva,
il caos e lo sfascio della sanità ciociara, che sembra inarrestabile. Non
possiamo più permettere che adulti e bambini debbano rischiare la loro
vita. Gli indifferenti diventano complici.
L’ordine dei medici non può rimanere alla finestra. Occorre
dal vita ad un’ energica e produttiva azione di sinergia, insieme all’associazionismo ed a tutte le
persone coscienti e responsabili, per aprire un futuro alla sanità e alla
ripresa di questa provincia.
per invertire una tendenza disastrosa che ci colpisce senza
pietà e ci condanna ad una condizione indegna e incivile.
Il Coordinamento darà vita , nei prossimi giorni, ad un
programma di impegni e di iniziative a difesa degli interessi e dei bisogni
sanitari, economici e sociali delle nostre genti.
Video Luciano Granieri
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