Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 31 dicembre 2015

Bon anno Popolo

Luciano Granieri






Che anno sarà il 2016? Si spera  e ci  si augura che per la sfera personale di ognuno di noi sia meglio del 2015 ca va sansa dire. Molti dipenderà dalle capacità e dalla forza del singolo affinchè ciò accada .  Che anno sarà invece il 2016 per la collettività? Le prospettive sono tutt’altro che rosee.  

La nostra città, al fondo della classifica nazionale per la qualità della vita, e prima assoluta per l’inquinamento atmosferico, è sotto il giogo di un sindaco despota e orientato esclusivamente ad accontentare il blocco sociale che lo ha eletto e ad ottenere ulteriori consensi per la scalata al Parlamento. Il despotismo del nostro primo cittadino è assicurato, oltre che da un’abilità straordinaria nel  tenere buona la sua spesso litigiosa maggioranza, grazie all’idea degli assessorati a rotazione, anche dall’inconsistenza di un’opposizione resa silente dagli incubi del passato .  

Fantasmi,  portatori d'interdizione dai pubblici uffici, relativi alla precedente  gestione economica della  città, che potrebbero materializzarsi se il sindaco decidesse di autorizzare la Corte dei Conti ad indagare sulle gestioni allegre delle  precedenti consiliature .  Il risultato oggi è che neanche in presenza delle polveri sottili  che attaccano i polmoni dei cittadini, si riescono a prendere provvedimenti minimi, solo perchè  sospettati di essere lesivi per la popolarità del sindaco. A parte la farsa del blocco totale della circolazione riguardante solo  i trattori Landini a  carbone le  Trabant, non si sono presi neanche in considerazione piccole accortezze, come il divieto di sparare i botti a capodanno. 

Per il resto, la dichiarazione nella delibera di bilancio, nella quale si dichiara di non avere i fondi neanche per provvedere a interventi di ripristino di eventuali danni che dovessero, interessare gli edifici  gestiti dal Comune,  l’eliminazione degli aiuti sociali, l’aumento del costo dei servizi, a fronte di un loro peggioramento, non hanno impedito all’amministrazione di spendere a spandere, per  feste, festini , stadio di calcio.  Cifre che, proprio come dichiarato recentemente dai dirigenti del Frosinone si sarebbero tranquillamente potute risparmiare.  

Ma l’opposizione popolare è riuscita in qualche modo a limitare i danni. Gli ex lavoratori della Multiservizi, stanno vincendo parzialmente la loro battaglia in  difesa del posto di lavoro, i movimenti per il complesso archeologico delle Terme Romane, sono  riuscite a fermare la furia costruttrice del podestà di Zeppieropoli , preservando un  terreno, sotto il quale quasi certamente  esistono importanti  reperti,  da una pesante e certa  cementificazione. 

A livello territoriale, siamo sotto il bastone renziano.  Il totale asservimento dell’ex sindaco di Firenze alle multinazionali, si sta realizzando con la svendita del servizio idrico regionale ad Acea. Sappiamo tutti quanti danni il gestore abbia procurato alla Provincia di Frosinone , avendo al suo fianco sindaci e amministratori provinciali. Anche qui resta un esile ma importante baluardo, costituito dalla legge 5 del 4 aprile 2014, sulla gestione del servizio idrico integrato. Una norma,  proposta dai movimenti per l’acqua, i cui decreti attuativi ancora non sono stati approvati, che rispetta quanto decretato  nel 2011  dai cittadini, attraverso il referendum sulla gestione partecipata del servizio idrico. Anche in questo caso una piccola parte del fortino, resiste, ma non si sa per quanto,  grazie alle battaglie dei movimenti. Le stesse battaglie che stanno provando a contrastare la distruzione della sanità pubblica ciociara, funzionale a favorire le  grandi concentrazioni sanitarie private pronte a  lucrare sulla salute dei cittadini, purtroppo in questo caso gli esiti del conflitto sembrano disgraziatamente segnati. 

E passiamo alla  Nazione tutta intera. Il Segretario  Presidente, ha già provveduto a fare strame dei diritti del lavoro,  del diritto all’istruzione, della tutela ambientale. Il  decreto sblocca Italia  autorizza le trivellazioni  e liberalizza la diffusione degli inceneritori, norma decisamente in contrasto con il proliferare di aria malsana che attanaglia città grandi e piccole. Del resto, per capire la motivazione dello sdoganamento dei bruciatori di monnezza, basta vedere come dietro a questo business vi siano multi utility quotate in borsa, come Hera  o A2A.  Compagnie che si stanno spartendo con Acea anche la gestione del servizio idrico in tutta Italia. 

Nella conferenza stampa di fine anno il Presidente Segretario ha affermato che la sua permanenza al potere è legata alla vittoria del referendum confermativo , sulle riforme costituzionali. Quel pacchetto lesivo delle prerogative democratiche dei cittadini  per cui il Senato, depotenziato nelle sue funzioni esecutive,   non è più elettivo e gli organi di controllo istituzionali saranno investiti direttamente dal Presidente del Consiglio.  E’ dannatamente pericoloso questa trasformazione  del quesito, dalla valutazione nel  merito,  per altro già bocciato dai cittadini nella consultazione referendaria  del 2006, all’investitura popolare  del Presidente del Consiglio. La trasformazione di un quesito referendario in materia costituzionale, in  battaglia plebiscitaria, da l’idea di quanto poco sia considerata la Costituzione  nel cerchio magico renziano e in tutto il governo. 

In questo contesto alla, mancanza di incisività dell’opposizione incarnata quasi esclusivamente dal M5S, che spesso però va incontro a tremende cantonate, come la mozione di sfiducia al ministro Boschi, non fa riscontro un movimento popolare o di corpi intermedi incisivo nell’opporsi a tali derive autoritarie. Il  popolo è silente vittima di una pesante narcolessia alimentata anche e soprattutto dai media di regime. Ecco  ciò che ci si può augurare per il 2016 e che il popolo si svegli finalmente. Si sveglierà?  Mentre aspettiamo auguriamoci per tutti noi , un buon 2016. Bon anno Popolo.

anzichè

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