Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 20 febbraio 2016

Hillary, la Bibbia e Israele

Robert  Fantina 

Le varie campagne  per le candidature Repubblicane e Democratiche alla presidenza, sono in  pieno svolgimento  con i caucus e le primarie che  si abbattono su di noi come  la piaga delle  locuste, facendo affrettare  tutti quanti verso  il rifugio delle proprie case dove possono osservare le duplici tragedie che si svolgono sugli schermi televisivi.
E a che spettacolo siamo soggetti! I Repubblicani  ( chi scrive li chiama i Pincopanco
e i Democratici (chi scrive li chiama   I Pancopinco) sono d’accordo su molto altro se non sulla loro adorazione condivisa per Israele, ma si può scoprire  un’analogia piuttosto strana. E’ il loro appello a Dio per giustificare, in un modo o in un altro, le loro tendenze razziste, sessiste, omofobiche, di fobia nei riguardi dell’Islam, xenofobe e/o generalmente terribili. Coloro che credono in un essere supremo, come lo scrivente, devono sentirsi dispiaciuti per lui, pensando che il suo nome venga invocato dai più  empi  tra gli empi,  può essere  soltanto doloroso.
Si può pensare che la religione e la sua utilità nell’ottenere i voti sia la sola prerogativa  della destra Repubblicana (una ridondanza di parole dato che non c’è nulla a sinistra del Partito Repubblicano tranne , sembra, che l’estrema destra). Ma no, una rapida occhiata dalla parte dell’opposizione smantella quell’idea.
Nel giugno dello scorso anno, la speranzosa candidata democratica alla presidenza,   Hillary Clinton ha fatto questa straordinaria dichiarazione: “A rischio di apparire prevedibile, la Bibbia è stata e rimane la più grossa influenza sul mio pensiero. Sono cresciuta leggendola, imparando a memoria dei passi ed essendo guidata da questa. La considero ancora una fonte di saggezza, di conforto e di incoraggiamento.” Bene, ecco qui. Non siamo tutti ispirati? Forse no. Si odia criticare il genere di lettura e  di comprensione che chiunque faccia del libro delle scritture; la Bibbia, come tutte le altre scritture, è aperta all’interpretazione che dipende dal contesto religioso dell’individuo, dalle sue convinzioni personali, dalla comprensione generale e da molti altri fattori. Ma è stupefacente per chi scrive come la Bibbia potrebbe guidare la Signora Clinton, indipendentemente da quanto liberale lei desideri essere riguardo alle interpretazioni di quel libro.
Forse guardare  due aree soltanto potrebbe aiutare a spiegare il dilemma di chi scrive.
Uno dei Dieci Comandamenti, una lista di principi che sono certamente una guida più che adeguata per chiunque, ammonisce le persone a non desiderare la “roba d’altri” . Quando si tratta della presidenza degli Stati Uniti, ci si deve chiedere se ci sia qualcuno così avido come la Signora Clinton. Lei che desidera indossare il mantello della democrazia e della libertà, sembra che farà di tutto  per acquisire la presidenza.  Lo scrivente ha in precedenza giudicato  l’evidente relazione amorosa  della Signora Clinton con Israele. Il miliardario Haim Saban, che ha detto di essere un elettore  che vota in base a un problema politico, cioè Israele, e  che donerà tutto ciò che è necessario per la campagna di Hillary Clinton, ha già dato a questo scopo oltre 6 milioni di dollari. Non un brutto malloppo da parte di un solo individuo.
Ma guardiamo per un momento questo suo progetto preferito: Israele. Proprio la settimana scorsa il Primo Assassino  Israeliano, Benjamin Netanyahu, quel campione di virtù che dice di volere soltanto la pace con i palestinesi, mentre ruba loro la terra, rapisce e uccide uomini, donne e bambini palestinesi, li fa morire di fame, e in generale li opprime nei modi più inenarrabili, ha dovuto dire questo: “Circonderemo tutto lo stato di Israele con recinzioni  barriere? La risposta è: sì. Nella zona in cui viviamo dobbiamo difenderci dalla bestie feroci.” Le ‘bestie feroci’ alle quali si riferisce sono, naturalmente, i palestinesi.
Inoltre il Signor Netanyahu ha detto che i palestinesi hanno ‘una cultura di morte’, sostenendo che essi non vogliono stabilire uno stato, ma distruggerne uno. Questo, ovviamente, era stato un suo tentativo di controbattere alla dichiarazione molto ragionevole di Ban Ki-Moon che la resistenza palestinese è la conseguenza naturale di decenni di oppressione. Il Primo Assassino Israeliano,  come la maggior parte dei leader mondiali, non è particolarmente interessato a considerare se stesso come il problema, una consapevolezza che gran parte del mondo sembra stia raggiungendo.
La Signora Clinton, tuttavia, è più che felice di abbracciare il Signor Saban fino a quando il suo sostanzioso portafoglio resterà  aperto per le sue avide mani. Dopo tutto, che cosa c’è di male in  un po’ di apartheid tra amici?
Oltre a condannare l’avidità, chi scrive sembra si ricordi di qualcosa nella Bibbia su: ‘non ucciderai’, di nuovo nella lista delle cose che si devono  fare e che  non si devono fare, che comunemente si chiama Dieci Comandamenti.  Ebbene, ripeto, mentre chi scrive odia giudicare, sembra che la sua interpretazione di quel particolare passo delle Scritture sia significativamente diverso da quella della  Signora Clinton. Secondo chi scrive, significa: “tu non ucciderai’. Sembra che la Signora Clinton lo precisi un poco, forse interpretandolo così: ‘Non ucciderai, a meno che non sia politicamente conveniente o se fare finta di non  vedere, farà in modo che  i ricchi donatori razzisti firmeranno dei  sostanziosi assegni a vostro favore, oppure se si può uccidere senza far del male a se stessi, come avviene nel caso di attacchi con i droni, o se le vittime sono giovani statunitensi con scarsa istruzione, sottoimpiegati,  ingenui che credono alle sciocchezze che  vengono loro raccontate circa gli Stati Uniti che combattono per la libertà’. Ecco; questo sembra includere tutto.
E così, per non essere superata  dalla destra religiosa, la Signora Clinton è, di fatto,    intervenuta, invocando la sua  particolare   interpretazione della parola di Dio. Quello che otterrà nessuno lo sa  ma si può essere piuttosto sicuri che qualunque cosa dica, qualsiasi dichiarazione di uso pubblico faccia,  è attentamente calcolata, ponderata in anticipo, e diffusa per lo scopo specifico di ottenere voti o denaro. Questa è la Hillary Clinton di cui parliamo: quando si possono guadagnare oltre 600.000 dollari in un solo anno, da una sola fonte (la Goldman Sachs), soltanto per ascoltare il piacevole suono della propria voce, non si lasciano fluire le proprie parole gratuitamente.
Fortunatamente per tutti coloro che sono coinvolti, la Signora Clinton, non parla spesso delle sue convinzioni religiose. La sua ipocrisia è sufficientemente nauseante riguardo a una vasta gamma di argomenti; non ha bisogno di aggiungere il danno alla beffa, rivelando la parte spirituale di se stessa.
Ma in un qualsiasi dato giorno, di fronte a un qualsiasi pubblico, una donna politica così abile come la Signora Clinton, dirà ciò che è necessario venga detto. Se significa lodare un regime crudele, sanguinario, che infrange la legge internazionale, oppure descrivere come lei viene guidata dalla Bibbia, la Signora Clinton farà qualsiasi cosa sia necessaria per ottenere lo scopo. E lo scopo è di acquistare un contratto d’affitto di quattro anni rinnovabili,  per la  Casa Bianca. Costa caro,  ma nessuno è più bravo della Signora Clinton a ottenere i finanziamenti necessari.
Il libro più recente di Robert Fantina è: Empire , Racism and Genocide: a History
of US Foreign Policy [Impero, razzismo e genocidio: la storia della politica estera statunitense],  (Red Pill Press).

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