Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 20 agosto 2016

POLVERIERA DI ANAGNI E IL BANDO D’ASTA ANDATO DESERTO

Associazione “ Anagni  Viva “ e  Legambiente  “ Circolo di Anagni”


 C’ è una strana  coincidenza  di tempi tra l’ incendio del 16  agosto e il  Bando d’asta andato deserto, alla  scadenza del 29  luglio  per la  presentazione di  Progetti, riguardanti la destinazione e la  vendita  della  Polveriera, deliberata dl  Consiglio  Comunale, nel marzo scorso.
Disastro annunciato, così si può definire l'incendio che  il 16 Agosto  ha interessato gran parte del territorio della nostra Polveriera, perché le Associazione Anagni Viva e il Circolo Legambiente di Anagni, più volte hanno rivolto al sindaco Bassetta l’appello affinché ristabilisse la convenzione con gli agricoltori e gli allevatori locali per l’utilizzo agricolo e pastorizio della vasta area di proprietà del Comune, che oltre al beneficio manutentivo   avrebbe prodotto reddito derivante dall’affitto del terreno.
La concessione all'agricoltura  e all'allevamento è una pratica esercitata per decenni dall'Esercito all’interno della Polveriera, che  ha  garantito la pulizia ordinaria del terreno dalle sterpaglie che si accumulano nel corso dell'anno ed ha preservato il deposito di esplosivi  dal rischio incendi.
Di fronte alle secche risposte del sindaco, giustificate da fantomatici pericoli, le Associazioni  Anagni Viva e Legambiente Anagni  avevano formalizzato la denuncia del pericolo di incendi nella Polveriera, richiedendo  la reintroduzione dell’attività agricola e di allevamento nell’area, con lettera del 16.4.2015 prot. N.0007359, indirizzata al Sindaco di Anagni, e lettera  del 23 luglio 2015 prot. N.0014996, indirizzata al Comando VV.FF., al Prefetto di Frosinone, alla Protezione Civile di Anagni e  al Sindaco.
Ancora una volta sono state  parole al  vento, liquidate sbrigativamente con  riferimenti  a rischi non sostenuti da  verifiche  documentate, almeno per  quanto ci è dato sapere, infatti  più volte, sino ad un anno fa, esponenti di Anagni  Viva e di Legambiente sono stati  autorizzati a visitare  la Polveriera per  accompagnare docenti universitari, tecnici , esponenti di cooperative, giornalisti, interessati a conoscere
 “ dal  vivo” uno straordinario  patrimonio naturale, bene  comune  prezioso dei cittadini di Anagni.
Sulle  cause dell’ incendio sapremo dalle  indagini, ma quanto accaduto dimostra fondamentalmente l’ incuria verso i Beni Comuni lasciati nell’ abbandono per la testarda posizione assunta dai  nostri amministratori di non permettere a nessuno l'accesso al deposito. Tale  incuria è ancora più censurabile in quanto l’ Amministrazione ha  aderito, primo Comune  nel Lazio, al Regolamento di LABSUS  per la tutela  dei Beni  Comuni, dando  grande  risalto alla  scelta, rimasta finora  sulla  carta.                                            
Ci chiediamo  ora :  chi paga l’intervento dell’elicottero antincendio, chi paga l’intervento del Canadair, chi paga l’intervento delle decine di volontari della nostra  Protezione Civile e di quella dei paesi limitrofi che hanno rischiato per la loro incolumità, chi paga il danno ambientale alla fauna selvatica e alla vegetazione e il danno complessivo inferto al territorio?
E’ dovere del sindaco Bassetta rispondere a queste domande, sulle proprie responsabilità e su quelle dei tecnici e dei politici che lo affiancano, quantificando il danno al Patrimonio. 
Quanto accaduto  ieri, ripropone  con forza il problema della destinazione, seriamente  approfondita e ragionata, della  Polveriera  ma, nell’ immediato, sin da  domani, è necessario provvedere alla manutenzione non onerosa di questa proprietà pubblica, attraverso concessioni agli agricoltori e agli allevatori locali, in nome della sicurezza della popolazione, del rispetto e della  tutela del territorio.

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