Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 24 agosto 2016

Unità delle forze progressiste e democratiche per rinnovare il Capoluogo


Francesco Notarcola – Presidente dell’ass. “ Osservatorio Peppino Impastato


Una stagione lunga venti anni ha visto alternarsi al governo della Città un centro sinistra, sostenuto da forze di destra (15 anni);  un centro destra  (5 anni) che ha avuto vita facile perché non ha  avuto opposizione. Necessita anche dire, per la verità,  che la cosiddetta sinistra radicale, di volta in volta, ha sostenuto l’operare del centro sinistra.

Tutte le GESTIONI, comunque denominate, sono state al servizio delle potenti famiglie locali e di quelle scese dai comuni vicini come Veroli, Ripi, Torrice, ecc. che hanno aggredito e saccheggiato il territorio con la speculazione edilizia.  Queste impure alleanze tra politica ed affari,  hanno  ridotto Frosinone alla desolazione, al degrado e all’abbandono. Questo modo di gestire la Città ha distrutto tesori enormi di cultura e di storia, impedendo l’avvio di uno  sviluppo democratico e civile, economico ed occupazionale di Frosinone e dei comuni limitrofi.

In questi decenni  l’associazionismo cittadino, dentro la Consulta delle associazioni e fuori, ha condotto, senza soluzione di  continuità, grandi battaglie  progressiste e democratiche , conquistandosi  un ruolo di primo piano nella difesa dei diritti costituzionali dei cittadini ( Lavoro, sanità, scuola, cultura, servizi sociali, gestione idrica, archeologia, ecc.)

In tutti questi momenti  i sindaci, le giunte e i consiglieri in carica si sono schierati sempre contro le proposte e gli obbiettivi richiesti ed avanzati dai cittadini e dal popolo del Capoluogo. Non solo. Essi hanno operato per contrastare ed annullare la vita ed il ruolo delle associazioni fino a cancellare la Consulta, voluta e istituita con delibera  consiliare.

Nella primavera dell’anno prossimo la Città dovrà rinnovare il Consiglio Comunale. Una grande occasione per voltare pagina ed aprire a Frosinone un futuro come città moderna e vivibile. Ciò sarà possibile, se le forze che vogliono il cambiamento e lo sviluppo democratico sapranno sacrificare ambizioni e velleità all’intesa politica unitaria.

Le elezioni di Frosinone,  per  il ruolo che ha o  che dovrebbe avere il Capoluogo, hanno un rilevante valore politico provinciale e regionale. Basta  pensare alla gestione del Servizio idrico Integrato, alla sanità, ai rifiuti, ecc. Una gestione democratica, partecipata e condivisa, sarà un messaggio di rinnovamento della politica e del modo di gestire la cosa pubblica per tutti i comuni. Senza unità tutto ciò sarà vano.

Ci pare, che giocando a chi arriva primo chiudendosi nel proprio campicello, illudendosi di essere il nuovo predestinato divino, il fallimento e la delusione saranno certi. Se si vuole veramente innovare e cambiare occorre lavorare con tutte le energie a disposizione per costruire un forte fronte unitario e portare alla mobilitazione ed all’impegno migliaia e migliaia di cittadini di ogni ceto e di ogni età.

Governare una Città non è cosa facile per nessuno. E tanto meno ci si può illudere di farcela con qualche persona esperta o  con professionisti pur  validi  e onesti. Serve costruire un sistema di partecipazione popolare , articolata nei quartieri e nei luoghi di lavoro che discuta, decida e sostenga le scelte decisive  del nuovo governo locale.

Per porre le basi di questo nuovo modo di essere della  gestione  della Città  è necessario  elaborare un programma amministrativo  ed un piano di iniziative elettorali, con la gente e per la gente.

Tutto ciò potrà essere realizzato se l’unità vincerà sulla divisione, sulle ambizioni personali e di gruppo, per affermare gli interessi generali della Città e della sua popolazione.

 Le forze che   sono state protagoniste  e alleate con il centro sinistra  e, oggi, dicono di voler cambiare come intendono muoversi? Si può aprire un dibattito serio, corretto, disinteressato e costruttivo alla luce del sole?


L’associazionismo ha lavorato sempre per l’unità e continuerà a farlo, garantendo, comunque, la sua presenza nella prossima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale per costruire con i cittadini un futuro a questo nostro Capoluogo ed al nostro territorio.

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