In questa giornata il nostro pensiero non può non andare alle donne del Medio Oriente/Nord Africa che in questi giorni sono protagoniste delle lotte di liberazione che infiammano la regione. Rispondiamo e sottoscriviamo l'appello di Donne unite per il futuro del Medio Oriente che hanno creato un'alleanza femminista regionale, impegnate in prima persona, in questi giorni, nella trasformazione del loro mondo e per combattere una discriminazione legislativa e radicate tradizioni che fortemente limitano i loro diritti. Noi siamo al loro fianco.
In Italia, per una donna, ogni giorno è una lotta. Ce lo gridano le tante vittime di femminicidio (127 nel 2010, il 6,7% in più rispetto all'anno precedente), uccise da mariti, compagni, conviventi o ex ma anche da figli e padri; uomini con i quali le donne avevano una relazione molto stretta. Un dato che sbugiarda i proclami sulla sicurezza di stampo xenofobo. Lo gridiamo noi lavoratrici, disoccupate, pensionate, immigrate, emigrate, precarie, studentesse, cassintegrate, sfruttate, maltrattate, abusate..., noi a cui non è permesso vivere con dignità e per tutta risposta ci ritroviamo con l'abolizione della legge che ci tutelava dalle dimissioni in bianco, con la legge 40, con continui attacchi alla legge 194 e alla Ru486, con le obiezioni di coscienza, con le proposte di riforma dei consultori pubblici, con lo smantellamento dei contratti nazionali, tutta opera di un governo di centro-destra nettamente di stampo maschilista che lima quotidianamente i nostri diritti e il diritto di questo Paese ad essere migliore.
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