Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 21 gennaio 2012

Anche a Frosinone non vogliamo pagare il debito che non abbiamo provocato

Luciano Granieri

NON VOGLIAMO PAGARE IL DEBITO CHE NON ABBIAMO PROVOCATO.

Questa sacrosanta parola  d’ordine ha accompagnato  e accompagna le lotte sociali determinatesi in tutta Europa contro il potere della finanza,  dalla Grecia alla Spagna e  all’Italia, seppur in misura minore e in modo più confuso .  Ad  ottobre 2011 l’avanzo primario  del nostro Stato  si è rivelato positivo. Ciò significa che le entrate  derivate dalle tasse pagate dai i cittadini, in gran parte lavoratori dipendenti e pensionati,  sono state superiori alle uscite destinate dallo stato per il sostegno al welfare  . Ciò significa che non  tutte le risorse acquisite sono state spese a favore dei cittadini. Ciò significa quindi che il debito accumulato dall’Italia è determinato   non già da una eccesiva spesa per assicurare protezione sociale e una vita decente a  chi quelle entrate ha assicurato attraverso  il pagamento delle tasse,  ma si è determinato a causa della speculazione finanziaria e a causa della dittatura del finanzcapitalismo. Un  esempio di come le risorse pubbliche servano a coprire i debiti dei privati si sta realizzando anche nella nostra città.  Il comune di Frosinone ha  chiesto ed ottenuto  mutui dalla Cassa Depositi e prestiti per circa 4MILIONI E 500MILA euro. Prestiti  il cui costo degli interessi evidentemente ricadrà sui cittadini. Tale richiesta si è resa necessaria per far fronte a perdite di bilancio e al completamento di alcune opere pubbliche programmate, ma la cui realizzazione,  senza i fondi necessari,  rimarrebbe incompiuta.  Tralasciamo la realizzazione delle opere pubbliche  la cui copertura finanziaria dovrebbe essere abbondantemente assicurata dalla fiscalità locale alla cui definizione  dovrebbe partecipare tutta la cittadinanza,  e  concentriamoci  sulle perdite di bilancio.  I cittadini di Frosinone dovranno pagare interessi su una dilazione di  1milione e 120mila euro . Tale debito è dovuto in gran parte alla mancata riscossione degli oneri concessori dovuti dagli enti privati che hanno sfruttato  grandi porzioni di territorio pubblico  per  realizzare immani  profitti.  Perché il comune di Frosinone deve  scaricare sulle spalle della collettività   gli oneri del debito contratto dalla grande imprenditoria privata?     Come  cittadini di Frosinone  non accettiamo  di finanziare con il frutto del nostro onesto lavoro  la speculazione  che arrecherà ai soliti noti imprenditori della nostra provincia ingenti ricchezze. Né  siamo disposti ad accettare che colori i quali dovrebbero amministrare con equità il nostro territorio si rendano complici di tali  speculazione e favoriscano l’arricchimento dello 0,50% della popolazione di Frosinone a danno dell’altro  99,5%


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