Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 5 gennaio 2012

Distrofie industriali e..i binari morti

Fausta "l'insognata" Dumano

Distrofie industriali, la mostra alla villa comunale di FROSINONE, visitata clandestinamente prima dell' apertura ufficiale, grazie ad un amico, il poliedrico ricercatore EUGENIO BERANGER. La mostra rientra in un progetto voluto dall' assessorato alla cultura del comune di FROSINONE, un progetto che prevede esposizioni alternate di pittori e scultori alla ricerca delle contraddizioni e delle vicende della nostra terra. DISTROFIE INDUSTRIALI DI ROCCO ALONZI ti scaraventa con dolcezza nelle contraddizioni del passato, attraverso un gioco particolare, che lui dice casuale nell'esporre le opere. Ogni opera ha un protagonista, che si agita nei ricordi, basta poco un silos,una 126, dei binari morti, un water old very old......an old water....ROCCO è un artista poliedrico, lo conoscevo di fama, ma è la prima volta che lo sento parlare, lo ascolto mentre parla con il suo amico EUGENIO E NELL' ASCOLTO REALIZZI CHE LE SUE OPERE SONO UNA RICERCA ESPRESSIVA DI UNA VITA SENTITA. UNA RICERCA DEL SENSO PROFONDO i DUE SI ''squadernano” ricordi dell' infanzia, di una nonna, di un genere alimentare mentre entri nelle sue opere d'arte pronte a stupirti e a trasmetterti emozioni, la presenza di EUGENIO è fondamentale, riconosce luoghi che io ignoro, ROCCO non mette didascalie. C'è chi per dipingere cerca la musa in una modella, lui va in giro a fotografare le contraddizioni che restano nel divenire del tempo, in giro con la sua vespa e davanti ai binari morti, io che sono una viaggiatrice incallita del dondolio dei treni, sento l' eco dei versi di QUASIMODO, quando si trasferì con il padre, dipendente delle ferrovie a MESSINA, poco dopo il terremoto, che distrusse la REGGIO CALABRIA MESSINA BINARI MORTI......per ricominciare, scivolando oltre la linea dell' orizzonte perduto, orizzonte che si fa raggiungere, gli oggetti del passato sono vivi e ti parlano, escono da una vecchia tv Binari morti che ''viaggiano” all' indietro per consegnarti un mondo che stride con i non luoghi dove tutto è simile, le autostrade, i centri commerciali, i villaggi turistici, DISTROFIE INDUSTRIALI ti scaraventa nello scrigno magico del passato , tanto da sentire gli odori della cucina della nonna......UNA MOSTRA DA NON PERDERE



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