Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 18 febbraio 2012

Controsanremo

Luciano Granieri

Come è consuetudine di Aut, anche quest’anno proponiamo un controsanremo. La tentazione ogni anno è quella di ignorare la kermesse ligure, per evitare di fornire una visibilità seppur limitata alla portata del nostro blog, all’evento. Ma anche quest’anno non mi è riuscito. Per me è odioso vedere usare la musica per scopi che non siano quelli di promuovere la creatività ritmica-armonica-melodica, ma al fine neppure troppo nascosto, di ottenere audience share e ascolti. LA MUSICA E’ ALTRO. La musica è per esempio quella che scaturisce dal concerto che pubblichiamo di seguito . Ovvero un’ora filata di improvvisazione, dove l’unico canovaccio è determinato dalle evoluzioni armonico ritmiche del genio & sregolatezza Keith Jarrett alle tastiere, coadiuvato da Michael Henderson al basso, Leon “Ndugu” Chandler alla batteria , Charles Don Alias e James “Mtume” Forman alle percussioni, i quali consentono ad uno straordinario Gary Bartz al sax alto e soprano e ad un altro genio incontrastato della musica moderna, Miles Davis, alla tromba campionata e con sordina, di sviluppare delle trame improvvisative straordinarie. Non ci sono vincoli, tutto è libero. Ogni musicista si esprime non solo attraverso note e tempi, ma cerca sonorità particolari con l’uso della respirazione circolare (Gary Bartz), con la ricerca di suoni, colori, tutto finalizzato alla massima espressione creativa. Sicuramente i vincoli molto labili da cui si sviluppa l’improvvisazione  determinano un’esecuzione a volte fredda, emotivamente discontinua, ma siamo nell’ambito della sperimentazione estrema. Può piacere o meno. Sta di fatto che questo concerto tenutosi a Berlino nel 1971, è l’icona del conflitto a ciò che Sanremo trasmette. Ovvero l’immagine della creatività umiliata dalle ragioni del mercato, dell’audience televisiva, e della partecipazione diffusa ad un generale impoverimento culturale che travalica la musica, e che è funzionale al processo di imbeotimento della masse. Rispolverando un nostro vecchio slogan “EVADIAMO DALL’EVASIONE” vi invitiamo, considerato che stasera la altre TV in alternativa a Sanremo non propongono molto, a mettervi comodi in poltrona e a godere di questo straordinario concerto.

Good Vibrations




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