Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 25 maggio 2012

La pillola rossa e la pillola blu

Convegno a Frosinone, salone di rappresentanza
dell'amm.ne prov.le - 26 maggio 2012 ore 9

La natura dell’euro:
la pillola rossa o la pillola blu

Il sito ecodellarete.net ha organizzato un convegno dedicato ai temi dell’Euro e dell’Unione europea, che si svolgerà a Frosinone, sabato 26 maggio, nel Palazzo della Provincia, Piazza Gramsci 1. Il convegno inizierà alle ore 9. Dopo la sospensione per il pranzo, riprenderà alle ore 15.
Il titolo –  "La natura dell'euro: la pillola rossa o la pillola blu" – strizza l'occhio al film Matrix, citando una delle scene più famose, quella nella quale Morpheus, il capo della resistenza, offre a Neo la possibilità di scegliere tra due opzioni: conoscere la verità, con tutto il carico di dolore e sofferenza che ciò comporta, oppure continuare a "vivere dentro Matrix".
Saranno relatori Alberto BagnaiStefano D’AndreaSergio Di Cori ModiglianiGioele MagaldiMoreno Pasquinelli, Piero Valerio.  

Presenterà il convegno Fiorenzo Fraioli di Eco della rete. ModereràMassimo De Santi.

La situazione nell'eurozona sta virando verso il peggio. E' ormai chiaro a tutti che il progetto deve essere ripensato in profondità, sia sul piano economico che su quello politico. Sul piano economico (trattato di Maastricht) l'aver rinunciato ai meccanismi di aggiustamento macro-economico assicurati dal cambio flessibile tra le monete nazionali, imponendo come vincolo esterno l'adesione a una moneta unica, non ha prodotto la mitica convergenza dell'inflazione promessa dagli economisti liberisti-monetaristi. La situazione è aggravata dal fatto che la BCE, nell'architettura europea, è un'entità indipendente dal potere politico, cioè dal voto dei cittadini. Sul piano politico il trattato di Lisbona ha preso il posto della promessa costituzione europea, ripetutamente respinta in numerosi referendum. L'escamotage di rinunciare alla stesura di una Costituzione, ripiegando su un semplice trattato, ha consentito la sua approvazione attraverso votazioni solo nei parlamenti nazionali. Il trattato di Lisbona sottrae sovranità agli Stati europei, per devolverla a istituzioni talmente poco democratiche che qualcuno ha potuto affermare che, se un paese con una costituzione come quella delineata in quel trattato chiedesse di entrare, la sua richiesta dovrebbe essere respinta.


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