Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 14 settembre 2012

Glie batman ciociaro

Testo e clip di Luciano Granieri

 Franco Fiorito, già sindaco di Anagni, eletto consigliere alla Regione Lazio con 26.000 preferenze nelle fila del Pdl,  ex capogruppo alla Pisana . E’ l’uomo dei record. L’impresa impossibile di cadere da una motocicletta ferma gli è valsa  l’appellativo di Batman. Ma  è di pochi giorni la sua più grande ed eclatante azione quella di mettere in mutande l’intero gruppo consiliare regionale del Pdl.  Grazie a lui sono saltati fuori   montagne di denaro pubblico  speso  dal capogruppo  Battistoni per cene in lussuosi ristoranti, viaggi con auto a noleggio e collaboratrici al seguito,  cui si sono aggiunte altri esborsi a carico dell’onorevole Veronica Cappellaro  presidente della commissione regionale Cultura. Si tratta di  32mila euro per  continue cene in ristoranti esclusivi  vicino al Colosseo oltre alla quisquilia di mille euro di denaro pubblico speso dall’avvenente presidente per farsi un book fotografico. Ma il record man è ancora lui il prode Fiorito, il quale, per pagarsi pranzi e cene in ristoranti di lusso, vacanze in resort esclusivi, festini  organizzati in interi set di Cinecittà con ragazze succintamente vestite da ancelle romane, cravatte di seta di Marinella,  sciarpe da 230 euro cadauna ed altre quisquilie simili, è riuscito a distrarre  dalla casse del partito in due anni oltre 4milioni di euro di denari pagati dalle collettività. L’impresa gli è valsa per ora l’autosospensione dal Pdl con la conseguente perdita della carica di segretario provinciale . Nen  ce stà niente da fa’  noi ciociari ce doueme sempre fa'  riconosce.



Frammenti musicali tratti da “Non può crollare il sistema”  Avanzi Sound Machine e “Via del Campo” Fabrizio De Andrè.

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