Spesso dal nostro blog non siamo stati teneri con i compagni del Pd, ma questa volte corre l’obbligo di scusarci con loro. Ci riferiamo al post “VOLANO BMW” pubblicato il 9 settembre scorso dove si paragonavano i contrasti fra correnti alla interno del Pd provinciale con le uguali dinamiche emerse nel Pdl regionale. Nonostante si intuisca nell’ironia del post la volontà di rimarcare la differenza fra il peso della guerra interna ai democratici -fatta di accuse e contro accuse inerenti sempre a posizioni politiche, o al massimo a rivendicazione personalistiche - e la rilevanza molto più grave delle lotte intestine Piddielline -basate su denunce reciproche di appropriazioni indebite ai danni della collettività - è giusto rimarcare con più forza queste differenze scusandoci ancora con il Pd provinciale per l’improprio accostamento. Nel Pdl laziale infatti questa improvvisa faida ha portato alla luce le miserrime nefandezze di un enorme latrocinio che il gruppo consiliare regionale ha perpetrato ai danni della collettività. L’Ex capogruppo alla Pisana, Franco Fiorito, ormai ex Segretario Provinciale, perché auto sospesosi dal partito, indagato per peculato, avrebbe emesso almeno 109 bonifici ciascuno per un importo pari a 4.190 euro o a 8.380 euro (esattamente il doppio), trasferendo fondi dal gruppo Pdl alla Regione sui suoi conti correnti personali, compresi i cinque aperti in Spagna. Il totale? 753mila euro, tutti versati con la medesima causale: "Articolo 8 della legge regionale 14/98", quella che riguarda "il rimborso delle spese sostenute per mantenere il rapporto eletto/elettore. Tale somma è talmente spropositata che corrisponde a rimborsi per 24 anni di presenza in regione e non solo per i due realmente passati alla Pisana . In due anni l’ex capogruppo avrebbe usufruito per suo uso personale di ben 4milioni e180mila euro di soldi del partito e quindi nostri. Le contro accuse che Fiorito muove all’attuale capogruppo regionale Francesco Battistoni, autore della sua epurazione a capo del gruppo regionale, si sostanziano in spese per pranzetti in ristoranti di lusso all’ombra del Colosseo costati ai contribuenti dagli 8 ai 10 mila euro, o in acquisti di vini pregiati per 7mila euro e altri svariati migliaia di euro spesi per noleggio auto e pagamento di viaggi con vitto e alloggio compreso per se e per quaranta collaboratrici al seguito. Non c’è da meravigliarsi, l’ostentazione volgare dell’opulenta ricchezza ottenuta attraverso il furto legalizzato delle risorse pubbliche costituisce il segno inequivocabile del potere per gli onorevoli del Pdl. Berlusconi Docet. Questi miserrimi pseudo politici non hanno altro modo per auto gratificarsi che sbattere in faccia alla gente, che fa fatica a tirare avanti fina alla fine del mese, la loro infinita ricchezza ottenuta con furberie e sotterfugi neanche troppo celati . “La politica costa” sostiene il presidente del consiglio regionale nonché esponente Piddiellino ciociaro Mario Abruzzese, ha ragione perché le modalità che servono a questi signori per ottenere il consenso, non prevedono la definizioni di programmi e proposte di governo utili a cittadini , ma l’organizzazione di cene a base di ostriche e moscardini per il proprio elettorato d’èlite , oppure regalie presso i notabili a base di bottiglie di vini pregiati tipo Paul Goerg brut Rosè o Taittinger Millesimée, o Magnum di Primitivo. Il tutto con i soldi dei cittadini. Ma ciò cha fa più rabbia, tanto che verrebbe voglia di smettere anche di scrivere sul blog, è che ai cittadini medesimi va bene così. Lo abbiamo constatato durante la campagne elettorale per le ultime amministrative. Coloro i quali hanno concesso il proprio voto perché omaggiati da cene (non a base di ostriche, per il popolo è sufficiente birra e porchetta ), ancora non si sono resi conto che quei gentili omaggi se li sono già abbondantemente pagati da soli con le proprie tasse a cui i candidati hanno attinto a piene mani per pagarsi le sontuose campagne elettorali. Il guaio è che a questi finanziamenti hanno contribuito anche i soldi di chi , come chi scrive, è completamente contrario a questa logica. Dunque indignarsi e puntare il dito accusatorio quando emergono questi scandali è del tutto ipocrita. Del resto se si pensa che nel collegio di dirigenti Piddiellini che ha convinto Fiorito autosospendersi ci sono personaggi, come Denis Verdini, che hanno flirtato con cricche varie e aperto istituti bancari fantasmi c’è poco da inneggiare al rinnovamento morale della politica.
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