Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 3 marzo 2013

Il senso del Kierika per la neve (Atalanta-Roma 2-3)

Kansas City 1927


A noi l’Egitto nce deve insegnà niente.

Ce manca solo la siccità ormai.

A pioggia, er pioggione, er nubbifraggio, la nebbia, la neve, la tormenta, se le semo fatte tutte.

Oste, portace nantra piaga, che noi se la giocamo.

Daje, contro ogni avversità, contro ogni microclima leghista, contro ogni tereno rizzollato, noi semo la Roma de Aurelio cinica e sorniona, noi famo contro tutto e tutti anacapito, noi nciavemo paura de nessuno ammerde!

Ok, meno.

De quarcuno ce dovremmo sempre avè paura, sta cosa nse la dovremmo scordà mai.

Se c’è uno che non ha mai segnato in Serie A, non è perchè non c’ha avuto occasione, è che stava a aspettà a noi.

Cioè li sbajano proprio apposta tutti quelli prima, capito come? Nce ponno esse artre spiegazioni dai.

Poi ariva er giorno che Livaja guarda caso non sbaja. Alle volte il caso eh. Sto cazzo de caso.

Tra l’altro noi diciamo NO! e aggiungiamo un sonoro ABBASTA ai tiri sbajati dall’artri che diventano assist pe artri artri. E prima a Parma, e poi ar derby, e mo questo. Abbasta, veramente.

E niente, manco er tempo de capì se sta partita continua o no che già tocca ripialla.

Ma è facile riprende quarcosa quando sai individuà pe fiuto, esperienza e determinazione, ndo stanno i manici de quer quarcosa. Soprattutto er fiuto è importante, se i manici so de na busta a sto pubblico ormai ben nota.

Too ricordi Marquinho? Quello che tirava le buste de piscio? Quello che ogni tanto ce segnava però co le buste?

Dai oh, Marquinho, già fu Aquistinho, poi fu Riscattinho, poi fu quello debole tra i due cor nome che iniziava pe “Marquinh”, poi ancora fu ghettizzato, fu sputatore de Catania, fu Quasiargremio. Eh lui. Lui decide de iscrivese ar club dei Baciati da Aurelio, se scrolla de dosso neve e negatività e piazza na busta de miele sur palo lontano sulla quale nce stanno Consigli che se possano riceve. Poi riceve solo er gò.

Unauno.

Se vede che sta squadra mo sa reagì!

Se vede che so uniti sti ragazzi!

Se vede che c’è come un senso nella disposizione!

No aspè, nse vede un cazzo.

Ma no pe colpa nostra, è che proprio nse vede gnente.

Labbuferadeneve.

Cominciano i pronostici da divano.

“Mo la ferma” - “Me sa che nsariva a fine primo tempo” - “Sta partita non ricomincia” - “Provano a ricomincià ma poi se fermano ar secondo”   so le posizioni che se confrontano in un vivace talk all’interno del quale la costante è comunque garantita da un fantasioso turpiloquio. Perchè gne va a a nessuno de tornà a Bergamo pe finì sta partita. Perchè gnaa famo più a lascià le partite in sospeso. Epperò nce va manco de giocà sula fanga che penalizza er gioco de chi etc etc

Quindi? Che se fa?

Se segna!

Er Malincosniaco, che già da mezzora s’è caricato sule spalle (e quando ha finito lo spazio sule spalle ha aperto l’ingresso der prestigioso loft “Capoccia”) la squadra ssorica co la majassorica fracica de neve e sudore, decide de fa la magia.

Che già er tiro de suo sarebbe quasi magia e farebbe de lui un novello Johnny, ma poi batte quela punizione così bene e NON FALLO VEDE’ A NESSUNO, quella è magia!

La bariera nun vede, figurate er portiere, figurate noi a casa.

Noi strillamo quando s’accorgemo che Consigli sta a bestemmià e quando vediamo Miraletto che se sbraccia e sentiamo un urlo che dal campo buca i microfoni

“COMESEFOSSIQUIOVUNQUESEIINSIEMEEEEEEEEEE”

L’arbitro, con un giusto rispetto per il bello, dopo sta punizione decide che quer pallone va conservato ner celebre Museo Del Contagiri, e chiede che venga sostituito cor primo che se trova, pazienza se è de nantro colore.

Ma stai a vede che squadretta?

Stai a vede che reazione?

Ah no, giusto, nse vede ncazzo.

Però stai a intuì? Stai a percepì? Dai, se percepisce. Traspare che Osvardone se sta a fa un ciuffo così pure se nse vede tanto, che ar Lucido gne poi chiede de fa un passaggio dritto ma che quanno c’è da sbullonà palloni a centrocampo quanto cazzo macina, che ar Kierika invece je poi chiede sia de spigne che de coprì, basta che gne chiedi niente sulla situazione tricologica, che co sta neve sciorta l’immagine è davero impietosa.

Sai che artro c’è de impietoso? Quella legge de cui se parlava prima. Che c’ha na postilla. Se quarcuno non ha mai segnato in serie A, er primo ce lo deve fa a noi E IN PIU’ se s’è divertito, se ce s’è trovato bene a fa er primo, je verrà offerta comunque la chance de fanne subito nantro.

Noi famo felice nsacco de gente. Semo na cazzo de Onlus.

E se è vero che laggente siamo noi e il potere ci temono e ognuno vale uno, oggi nelo specifico laggente è Livaja, e quindi arifamo felice lui, che bravo è pure bravo, er gò bello è pure bello, e quindi se stamo zitti e se lo piamo, e più che a noi forse je rode solo all’interisti, che vedono er Mostro Der Mercato In Uscita che se ripresenta a bussà alla loro porta pe l’ennesima volta dai tempi de Roberto Carlos.

Evabbè, annamo a cambiasse ste majette.

L’intervallo ha l’incertezza de quando nsai se ricominci.

Envece in quei rari momenti de collegamento tra no spot della FORMULAUNO CHE MO COMINCIA SU SKY e no spot della FORMULAUNO CHE SE LA SO COMPRATA LORO E QUINDI MO CE LO DEVONO DIRE STRILLANDO OGNI DUE CAZZO DI MINUTI se intuisce che ha mpo smorzato de nevicà e che stanno a sistemà er campo. Daje che se gioca.

Er campo è bianco ma la palla score, ma anche se er gioco palla a tera caratteristico nostro etc etc non è troppo penalizzato dar campo, oggi Ladolescente nce pia più de tanto. Forse se la smettiamo co sta cosa delle maniche mozze abbinate coi guanti de pile, eh? O sai chi faceva così? Jose Angel da Twitter faceva così. Too ricordi @joseangel? Ecco allora, visto che tu sei bravo e non stai qua a fa l’Erasmus come lui, mo ormai sta partita è ita, però alla prossima o manica corta e fai er gaggio o manica lunga e guantino.

So consigli de buon senso, non è che ce vole tanto. Ma quando in campo manca buon senso c’è solo un omo ar quale te poi rivolge: zio.

Zio Perotta imbocca cor suo carico de calabromanchesteriana concretezza ar posto de nesausto Riscattinho e, mai pago, mai domo, mai pak, pe nattimo ricorda er Pek quando mette na scavarchella a centro area che levate proprio, na palletta precisa a suggerì quarcosa pe quarcuno che non coje, ma lui intanto aveva suggerito.

Ma lo spirito dello scavarchismo rimane lì aleggiante e inespresso a ricordare l’antica profezia che laddove si aveva da scavarcare si deve che da scavarcare.

Er Lucido skukkiaia, la Kierika se karika, la fisika se korika, la logika se sbriciola, la rete se riempie.

Gò de Torosidis, e a chi je strilla “A Kierika! Nce volevi tirà, t’è uscito a culo!” quello je risponne: “Aò, ki non risika non rosika!” perchè lui c'ha provato, perchè lui la neve la sente prima dell'artri.

Stamo sopra! E sto gò s’è pure visto! Tutte a noi le fortune aò!

E mo volemo er ber gioco? NO!E mo volemo continuà la nostra proposta tecnico-tattica? T’HO DETTO DE NO!E mo volemo restà imperterriti granitici nelle nostre convinzioni? AO HAI CACATERCA’,TE DICO DE NO!

E allora daje tutta coi pormoni, daje co le scarpe quadrate, daje co la legna, daje co Sturmentruppen, daje pure co Taccidis che oggi è la giornata der Greek Pride e torna bono pure lui, daje co Zio Perotta centravanti, nce frega gnente de gnente, oggi o tornamo co tre punti o non tornamo.

E alla fine basta poco pe tornà co tre punti. Gli orobici se infrangono, i minuti finiscono, l’arbitri fischieno, noi se mbriacamo de abbracci divanati, ma chi sii ricordava più sei punti de seguito.

Amo vinto, amo vinto in trasferta, amo vinto in trasferta senza i Capitani, amo vinto in trasferta senza i Capitani in rimonta.

Famo che nevica sempre?




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