Il tira e molla cui i lavoratori della Multiservizi di Frosinone sono stati sottoposti per anni, dalle amministrazioni
di centro sinistra e di centro destra, è giunto al tragico epilogo. Il comune di Frosinone a seguito del maturare di
una situazione di grave squilibrio non è più nelle condizioni di prorogare i contratti
in scadenza il 31 marzo con la Società Multiservizi. Ciò che
indigna e fa rabbia è che sulla pelle di questi
lavoratori si sono consumate le peggiori
nefandezze clientelari. I dipendenti della Multiservizi sono stati
usati per i più sordidi scopi , per alimentare
il proprio bacino elettorale fatto di
corposi e costosi consigli di amministrazione . Che ne è stato di tutti gli impegni presi
dai vari amministratori, presidenti provinciali Scalia e Iannarilli l’ex sindaco
Marini, l’ex assessore al bilancio Stefania Martini,
il consigliere Parlanti e l’attuale sindaco Ottaviani? Si ha una vaga idea dello stillicidio a cui si sono sottoposte 150 famiglie con le continue
richieste consultive presso la corte dei conti, ignorando poi il parere
emesso dall’organismo contabile per cui
la via più redditizia era l’internalizzazione dei dipendenti della Multiservizi
? Riescono a capire i vari tecnici, i valenti professori contabili coinvolti, quali ferite profonde l’inutilità delle loro dotte
elucubrazioni finanziarie abbia potuto produrre
alla dignità di questi lavoratori? Per
non parlare dell’inutilità se non addirittura del danno arrecato da una
rappresentanza sindacale che salvo poche eccezioni ha usato la faccenda per alimentare i propri locali interessi di bottega. La prassi è comune a tante
altre vicende odiose consumatesi ai danni dei lavoratori. Una parte politica
prepara il terreno, l’altra affonda il
colpo di grazia. Di solito è il centro destra che crea le condizioni e il
centro sinistra assesta il fendente letale, nella storia della Multiservizi è
accaduto il contrario. Quindi dal primo aprile niente più manutenzione
ordinaria degli immobili, niente più erogazione dei servizi cimiteriali, niente
manutenzione di parchi ,giardini e dell’arredo urbano, niente servizi a
supporto degli asili nido e neanche per
gli scuolabus? Insomma la città
verrà abbandonata a se stessa, perché il dissesto finanziario non permette ai
cittadini di Frosinone di vivere in un posto che garantisca
servizi minimi per una dignitosa convivenza civile? Certo che no. Il
comune ha già indetto una gara d’appalto presso
le cooperativa sociali di tipo “B”
allo scopo di affidare loro la manutenzione
della città e l’erogazione dei servizi
ai cittadini. Nel bando di concorso alle società partecipanti è richiesto di rispettare il requisito, fra gli altri, di “assumere il
personale necessario dal bacino LSU confluito nella società Frosinone
Multiservizi S.p.A. in liquidazione” Che
vuol dire personale necessario? Quale è il numero di addetti necessari ? Uno? Cento?
Nessuno? E soprattutto chi avrà i requisiti giusti? E’ morale sottoporre delle persone sfruttate per diciassette anni con stipendi da fame al
supplizio di questa eventuale drammatica
riffa che ben che vada assicurerà a pochi uno stipendio per solo 5 mesi ? Ma la spending review ha le sue ferree regole per cui più si può
licenziare in troco e meglio è, più si possono alimentare gli interessi privati e finanziari e più si viene giudicati amministratori
virtuosi. Il comune non ha i soldi per
cui non può rinnovare i contratti con la Multiservizi? Segua il consiglio della corte dei conti esca
dalla Società Aeroporto di Frosinone una
società che per i giudici contabili andava chiusa da tempo. Ceda le azioni di questa macchina mangia soldi
pubblici in suo possesso, il ricavato dovrebbe ammontare a oltre 267.540
euro, centesimo più centesimo meno. A quanto ammontano o gli oneri concessori
da riscuotere per le ampie porzioni di territorio cedute ai grandi muratori sia dalla giunta Marini che da quella
Ottaviani? A svariati milioni di euro,
altro che dissesto finanziario! Se veramente esistesse una opposizione vera e
senza scheletri nell’armadio nell’attuale consiglio comunale, pretenderebbe l’istituzione
di una commissione di inchiesta che
indaghi sulla legittimità di certi debiti e sui motivi per cui certi crediti
non siano stati riscossi. Se esistesse questa opposizione pretenderebbe che l’iter
per l’assegnazione degli appalti alle cooperative sociali di tipo “B” sia
verificabile on line da tutti i cittadini. Poiché , e questo è un dato ormai
assodato, la cessione a privati di
determinati servizi è più costosa della gestione diretta a carico del comune, è quantomeno sospetta la solerzia con cui l’amministrazione comunale,
in regime di dissesto finanziario, vuole
sperperare soldi nel coinvolgere enti privati licenziando in tronco chi
potrebbe svolgere in modo più economico lo stesso lavoro . Una opposizione
seria, ma anche associazioni movimenti attivi nella città dovrebbero pretendere
queste risposte è un impegno che tutti noi
dovemmo prendere per assicurare una dignitosa convivenza civile ma
soprattutto perché lo dobbiamo ai
lavoratori della Multiservizi.
Di seguito pubblichiamo il link al bando del comune
E' possibile accedere a tutti i post relativi alla Multiservizi cliccando sul seguente link
MULTISERVIZI
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