Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 4 gennaio 2015

L’apertura verso Cuba e la lotta per un nuovo ordine sociale – Parte seconda

Horace Campbell  fonte: Zetanet Italy

Quifangondo and Cuito Cuanavale
Quifangondo and Cuito Cuanavale sono due località in Angola che ora sono la prova storica che la rivoluzione cubana era internazionalista e anti-razzista. Nel 1975, Henry Kissinger e i servizi di sicurezza statunitensi avevano esortato il regime razzista sudafricano a invadere  l’Angola per impedire che  il Movimento Popolare  di Liberazione dell’Angola  (MPLA)  andasse al potere.
Il Sudafrica aveva intrapreso un attacco aereo, marittimo e terrestre per prendere Luanda (la capitale dell’Angola, n.d.t.). Le truppe del Fronte Nazionale di Liberazione dell’Angola (FNLA), appoggiate dal dittatore Mobutu Sese Seko dello Zaire e dalla CIA stavano arrivando dal Nord  per impadronirsi di Luanda. Fidel Castro ha personalmente sovrainteso all’invio  e alla supervisione delle forze cubane che sono arrivate appena in tempo per respingere i sudafricani e fermare le forze imperialistiche a Quifangondo, il principale bacino idrico situato  appena fuori dalla capitale. L’Indipendenza angolana del 1975 è stata festeggiata in una nuvola di intrighi militari, politici e diplomatici in cui gli Stati Uniti hanno iniziato un tentativo     per cambiare l’equilibrio politico delle forze in Sudafrica. Quando il presidente nigeriano Murtala Mohammed ha preso la decisione risoluta di appoggiare la liberazione sudafricana e il MPLA nel 1976, ha perduto la vita. La Nigeria non si è ancora riresa dal quell’assassinio.
L’azione più decisiva di Cuba in Africa è stato l’intervento per sconfiggere le forze armate razziste del Sudafrica a Cuito Carnavale in Angola nel 1987-1988. Come nel 1975, le forze militari sudafricane avevano preso l’iniziativa di  cercare la sconfitta del MPLA che governava, e di ridurre i risultati del processo di liberazione africano. Quando Ronald Reagan era andato al potere nel 1981, il Dipartimento di Stato e i servizi segreti avevano mobilitato i conservatori in tutte le parti del mondo per opporsi al Congresso Nazionale Africano e per fermare la strada verso l’Indipendenza della Namibia. Chester Crocker che aveva lavorato con lo staff di Henry Kissinger, ha intrapreso una guerra diplomatica, mentre la CIA sotto la direzione di  Bill Casey,
ha portato avanti il finanziamento segreto delle forze anti-liberazione. Combattendo dalla Namibia occupata (che nel 1987 era uno degli spazi più militarizzati della terra), i sudafricani hanno dato il via a un’invasione dell’Angola meridionale nel 1987 per invertire il ritmo della liberazione africana.
Un anno prima, nel 1986, le forze conservatrici avevano cospirato per abbattere l’aeroplano del Presidente del Mozambico, Samora Machel e ucciderlo. I neoconservatori avevano dato il via a una guerra economica, psicologica, politica e militare in tutta la regione dell’Africa Meridionale. Per fare qualcosa di più, il Congresso degli Stati Uniti ha etichettato come terrorista Nelson Mandela e il Congresso Nazionale Africano come organizzazione terroristica. A Margaret Thatcher era  stato dato il compito di mobilitare le forze di paesi lontani come Arabia Saudita, Marocco e parti della Nigeria, per appoggiare questo fronte anti-liberazione. Il decisivo intervento delle forze cubane per appoggiare gli angolani, gli abitanti della Namibia, e i combattenti per la libertà africani, è finito con il ritiro delle truppe dell’Apartheid Sudafricana nel 1988.
A un certo punto, l’assedio di Cuito Cuanavale era diventato così pieno di tensione, che il presidente del Sudafrica, P.W. Botha è volato al fronte della guerra quando i generali militari avevano richiesto armi nucleari tattiche per attaccare gli angolani e i cubani. All’epoca il clima internazionale di sanzioni e di disinvestimento era stato così severo contro il Sudafrica, che ai generali dell’apartheid sudafricana era stato ordinato di andare avanti con le armi tradizionali. Questa battaglia, che è infuriata tra l’ottobre 1987 e il giugno1988, ha portato a una fase decisiva nella liberazione dell’Africa. Le forze armate sudafricane sono state sgominate e ì soldati sudafricani sono scappati a piedi dall’Angola.  Sebbene in Occidente a Chester Crocker sia stato attribuito il merito delle “aperture diplomatiche” che hanno portato all’indipendenza della Namibia, e al rilascio di Nelson Mandela, la vittoria decisiva di Cuba e dell’Angola  a Cuito Cuanavale,  ha cambiato la storia della liberazione africana. Fidel Castro ha notato che Cuba aveva scommesso  ogni cosa, compresa l’esistenza della rivoluzione stessa, nella battaglia di Cuito Cuanavale.
Quanto siamo progrediti noi schiavi?
Il libro How Far We Slaves Have Come! [Quanto siamo progrediti noi schiavi?] di Nelson Mandela e Fidel Castro, ha registrato per la posterità alcuni dei sacrifici della Rivoluzione Cubana per la liberazione di tutti i popoli. Nelson Mandela, Hugo Chavez, Evo Morales  e gli Zapatisti soni i famosi combattenti per la libertà che sono collegati al processo cubano. Con il successo della difesa della rivoluzione, per 50 anni Cuba è diventata una base per rivelare che cosa era possibile per i rivoluzionari. Questa società è diventata un faro per i rivoluzionari e Fidel Castro ha considerato particolarmente importante legarsi alle tradizioni rivoluzionarie dell’umanità.
Mentre Castro accoglieva a Cuba Nelson Mandela, ha affermato chiaramente: “Da dove è venuta l’ingiustizia? Da dove è venuta la povertà? Da dove è venuto il sottosviluppo? Da dove sono arrivate tutte queste calamità? Da che cosa se non dal capitalismo?”
L’imperialismo ha inteso il ruolo di Cuba come precursore del socialismo nelle Americhe e ha raddoppiato i tentativi rischiosi di sovvertire l’indipendenza di Cuba. I più che 600 complotti per uccidere Castro sono stati abbandonati  a favore della forma più moderna di sovversione che comportava la mobilitazione di sezioni della cosiddetta “società civile” e le ONG tramite l’Ufficio delle Alternative alla Transizione.  All’inizio di quest’anno, ho scritto riguardo al ruolo del Dipartimento di Stato americano e dei massimi “contractor” per lo sviluppo dell’USAID per pianificare il cambiamento di regime a Cuba e in Venezuela. Alan Gross che era stato preso in questa rete di sovversione, era stato arrestato a Cuba nel 2009 per contrabbando di attrezzatura per comunicazioni satellitari a banda larga. Gross è stato rilasciato in dicembre, come parte del programma di scambio di prigionieri tra Cuba e gli Stati Uniti, quando Barack Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti avrebbero ripristinato le relazioni diplomatiche con Cuba.
L’apertura cubana e la vittoria per le forze progressiste
Nel luglio 2014, dopo il vertice del BRICS in Brasile, il presidente della Cina Xi Jinping ha visitato l’Argentina, il Venezuela e Cuba. Questa visita, insieme agli incontri di numerosi capi di stato dell’America Latina in Brasile, ha rivelato il profondo isolamento degli Stati Uniti in America Latina. Questo isolamento è stato ulteriormente in vista dopo il dibattito all’Assemblea Generale dell’ONU nel 2014 perché gli Stati Uniti togliessero il blocco economico contro Cuba. “L’Assemblea Generale ha adottato una risoluzione che per il ventitreesimo anno di fila chiedeva una risoluzione del blocco economico, commerciale e finanziario per Cuba. Rivelando una separazionr irrisolvibile della comunità internazionale, 188 stati membri hanno votato a favore, e, come negli anni precedenti, gli Stati Uniti e Israele hanno votato contro. Tre piccoli stati insulari, le Isole Marshall, gli Stati  Federati di Micronesia e dell’Arcipelago di Palau – si sono astenuti.
In America Latina e nei Caraibi la Cina aveva fatto grandi passi nella costruzione di nuove relazioni economiche. I maggiori progetti infrastrutturali della Cina in tutta la regione, sono stati coronati dall’avvio del canale da 50 miliardi che attraversa il Nicaragua. http://it.wikipedia.org/wiki/Canale_del_Nicaragua      .
Questo isolamento degli Stati Uniti fornisce il contesto per comprendere l’annuncio che il  Presidente Barack Obama ha pronunciato il 17 dicembre. Alan Gross è stato scambiato con l’agente statunitense dei servizi segreti Rolando Saraff Trujillo, un cubano che aveva lavorato come agente per la CIA e che era stato in una prigione cubana per quasi 20 anni. Entrambi erano stati in carcere a Cuba.
Nel suo annuncio il Presidente Obama ha detto: “Gli Stati Uniti attenueranno le restrizioni sulle rimesse, sui viaggi e sulle operazioni bancarie, mentre Cuba permetterà maggiore accesso a Internet e il rilascio di 53 cubani identificati come prigionieri politico dagli Stati Uniti.” Sebbene il blocco rimarrà attivo, il presidente ha chiesto un “dibattito onesto e serio sulla sua eliminazione, che richiederebbe un azione del Congresso.”
Questa affermazione che ci vorrà un’azione del Congresso per togliere il blocco contro Cuba, serve a ricordare la natura della Legge  Helms Burton del 1996 http://www.ecn.org/asicuba/document/helms-bu.htmper la Libertà Cubana e la Solidarietà (Libertad) Democratica. In base a questa legge le società straniere erano state penalizzate per aver commerciato con Cuba. I progressisti a livello internazionale dovranno lavorare più duramente per fare pressione sul Congresso controllato dai Repubblicani  per revocare la legge Helmes Burton del 1996. In questo caso il ruolo di Papa Francesco nelle lotte future sarà inestimabile. Dopo la collaborazione tra i neoconservatori degli Stati Uniti e gli anticomunisti dell’Europa dell’Est in paesi come la Polonia, l’intervento di Papa Francesco che ha scritto sia a Raoul Castro che a Barack Obama e il ruolo energico della Chiesa Cattolica nello svolgere un compito di mediazione, ha creato un nuovo momento nella politica Latino Americana.
Il futuro del socialismo a Cuba
Tre giorni dopo l’annuncio del presidente Obama e di Raoul Castro sulla riapertura delle relazioni diplomatiche, Raoul Castro ha riaffermato gli obiettivi della lotta per un nuovo ordine sociale  quando ha dichiarato che Cuba non avrebbe abbandonato le sue idee socialiste. Parlando in dicembre all’Assemblea Nazionale all’Avana, Castro ha detto di essere aperto discutere una vasta gamma di argomenti con Washington, ma ha aggiunto che il suo paese non si sarebbe inchinato alla pressione di cambiare i suoi principi politici fondamentali.
Proprio come non abbiamo mai proposto agli Stati Uniti di cambiare il loro sistema politico, domandiamo rispetto per il nostro. …Ci sono profonde differenze tra il governo degli Stati Uniti e quello di Cuba che comprendono, tra le altre, concetti che sono diversi riguardo all’esercizio della sovranità nazionale, della democrazia, dei modelli politici e delle relazioni internazionali.”
Malgrado questa chiara posizione, i progressisti in ogni luogo avranno necessità di riflettere sull’apertura della Cina e del Vietnam al capitale globale, per vedere quali possibilità c’erano in serbo per il popolo cubano. Quello che la CIA e i vari servizi segreti non sono riusciti a ottenere nei loro tentativi di riportare indietro l’esperimento cubano, sarà ora svolto con zelo dalle grosse aziende degli Stati Uniti. Le aziende americane nel campo agricolo, delle automobili, dei macchinari pesanti, dell’industria alberghiera e della biotecnologia, stanno aspettando ansiosamente di entrare nel mercato cubano per inondare la coscienza dei cubani con il consumismo e lo spreco della attuale forma di capitalismo.
Il ruolo degli interessi delle grosse aziende occidentali nella destabilizzazione della Libia, offre una lezione critica per Cuba.
Ralph Nader (avvocato e attivista politico statunitense, n.d.,t),  ha ricavato le implicazioni del futuro massacro quando ha osservato che, “Cuba ha bisogno di migliorare in maniera significativa la sua infrastruttura e di espandere la produzione degli articoli casalinghi… Non è probabile che i cubani possano restare fedeli ai loro principi nonostante una marea senza impedimenti di porcherie alimentari statunitensi, di ingannevole pubblicità televisiva, di contratti unilaterali  di ultra promozione di medicine, di commercializzazione dell’infanzia con una programmazione incessante e spesso violenta, e altre forme dannose di commercializzazione. ..Poche società possono assorbire la seduzione sensuale del massacro della cultura industriale/commerciale e senza soccombere e diventare una società che scimmiotta. Se può accadere alla Cina – il Regno di Mezzo, può accadere a qualsiasi paese.”
Forse i fratelli Castro guardano al Vietnam come a un modello. Là il Partito Comunista è ancora totalmente in carica, ma c’è un’economia “capitalista” in crescita che si sta espandendo molto rapidamente. Inoltre, il Vietnam ha visto l’espandersi della corruzione pubblica, dell’inquinamento, dell’approfittare, della disuguaglianza, di un penoso divario generazionale e di uno sconvolgimento delle tradizioni culturali.”
L’annuncio di Barack Obama è arrivato in un momento in cui la mobilitazione delle forze anti-razziste aveva raggiunto nuovi vertici negli Stati Uniti in seguito alle dimostrazioni che affermavano che #BlackLivesMatter! [Le vite dei neri sono importanti]. Proprio le stesse forze razziste negli Stati Uniti sono legate alle forze anti-cubane della Florida meridionale e del New Jersey. Queste forse, a loro volta, sono legate con i Baroni di Wall Street che stanno derubando l’umanità.
Cuba sta affrontando i punti di svolta dell’invasione capitalista globale in un periodo posteriore rispetto alla Cina e al Vietnam e può imparare dalle lezioni positive e negative dell’apertura di queste economie. Una delle conseguenze negative dell’espansione dei rapporti tra la Cina e il capitalismo occidentale, è stata l’intensificazione dello sfruttamento dei lavoratori cinesi, la distruzione ecologica e la profonda alienazione dei giovani. A Cuba sarà fondamentale che le associazioni di lavoratori, di piccoli imprenditori agricoli, studenti, e operatori culturali rafforzino le loro organizzazioni e istituzioni e che ai poveri che lavorano non venga offerto un lavoro scarsamente retribuito per il Capitale Globale come in Cina.
Cuba negli scorsi 60 anni ha mantenuto relazioni con le forze anti-razziste e anti-imperialiste negli Stati Uniti, e la posizione di Cuba su Assata Shakur ci serve a ricordare i cubani stanno dalla parte dei  Rivoluzionari di colore. Comunque questo deve essere ulteriormente approfondita  in modo che Cuba continui a impegnarsi nella Dichiarazione di Durban e nel Programma di Azione per la lotta globale intensificata contro il capitalismo, il sessismo, il razzismo e la xenofobia. Nel suo discorso, il presidente Obama ha dichiarato che vorrebbe vedere i medici cubani lavorare a fianco dei medici statunitensi nella lotta contro l’Ebola. Questo è un altro esempio in cui i progressisti dovranno chiedere che il governo degli Stati Uniti si faccia avanti per rinunciare all’uso delle armi biologiche e chimiche e perché gli Stati Uniti firmino la Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi biologiche.

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