Nel centro prelievi dell’ ex “Umberto
I°” di viale Mazzini a Frosinone continua l’estenuante attesa di centinaia di
persone fino alle ore 12-13 di ogni giorno. Una Via Crucis, ormai permanente, per poter effettuare un esame ematologico. La
situazione è destinata a peggiorare.
Com’è noto, a breve, il centro
prelievi sarà trasferito presso i locali siti al piano terra della palazzina Q della ASL. Sembra, secondo
notizie raccolte nell’ambiente della Asl, che quando saranno inaugurati i nuovi
locali, verranno contemporaneamente chiusi i centri prelievi di Ferentino,
Veroli, Boville, Ripi, Vallecorsa e quello di viale Mazzini a Frosinone.
Le persone che dovranno fare gli
esami saranno costrette a confluire a Frosinone con aggravio di spese e di
tempo e con grande disagio, in particolar modo
per i cittadini parzialmente
inabili, per coloro che non sono automuniti, per e soprattutto per chi vive con risorse economiche scarse.
Per i cittadini di Frosinone le
difficoltà non saranno minori in quanto non esistono collegamenti rapidi e
comodi tra la Asl e il resto della nostra città.
Ci meraviglia che nessuno dei
sindaci dei comuni citati faccia sentire
la propria voce.
I centri di prelievo menzionati non
solo è possibile mantenerli ma potrebbero anche essere potenziati a costi irrisori. Volendo, e se ne potrebbero aprire degli altri. Sarebbe sufficiente
che i sindaci mettessero a disposizione i locali organizzando il servizio con
la collaborazione di associazioni e di personale sanitario volontario.
Frosinone 12 marzo 2015
Francesco Notarcola – Presidente
della Consulta delle associazioni della città di Frosinone e Presidente dell’Osservatorio Peppino Impastato
aderenti al Coordinamente provinciale della sanità.
Se i centri di prelievo pubblici
saranno chiusi, il privato convenzionato sarà servito!!
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