Tra poche ore andrà
in scena una delle più grandi mobilitazioni che il mondo della scuola abbia mai
attuato. Sciopero generale con cortei previsti in diverse città, il più
importante a Roma. Non c’è che dire
Matteo Renzi riesce dove altri prima di lui hanno fallito.
Vedere insieme uniti
nella protesta, insegnanti, alunni e tutto il personale della scuola è fatto
abbastanza insolito, se non unico. Complimenti al buon Matteo che con la sua
banda di accoliti e servi è riuscito a produrre una legge sulla scuola che fa
schifo a tutti: dagli studenti agli
insegnanti, dai bidelli ai segretari, finanche ai presidi. Non solo, ma l’ex
sindaco di Firenze è riuscito nell’impresa di far
scendere in piazza persone che mai si sarebbero sognate di sfilare fra bandiere
e fischietti.
Nella giornata di ieri, ad esempio, qui a
Frosinone davanti al semi deserto Palazzo Magnolia, in Via Aldo Moro si sono radunati un manipolo di insegnanti per
spiegare ai cittadini le nefandezze di questo ennesimo insulto renziano. Per
chi come noi in piazza ci va abbastanza spesso è stato sorprendente vedere
facce così nuove. Gente che mai e poi
mai ti saresti aspettato in strada a protestare.
Giustamente alcune professoresse facevano
notare che i docenti hanno cervello e non sono asserviti come le ancelle ministre del Presidente del Consiglio.
E certe prese in giro, tipo la
stabilizzazione di 150mila precari, poi diventati 100mila ed infine, per ora,
ridotti a 47mila, abbindolano solo i
servi sciocchi non certo il personale della scuola che chiede, rispetto, oltre che una legge decente.
Dopo l’Italicum,
la riforma del Senato, il Jobs Act, ecco l’ultimo atto del cambiamento. La
scuola pubblica era disastrata? Con il
colpo assestato da Renzi entra definitivamente in coma, in balia di presidi
sceriffi che esercitano potere di vita e di morte su insegnanti e studenti.
Questo
signore sostiene di avere il compito di
cambiare l’Italia. Ma di grazia chi gliel’ha dato questo incarico? Non certo
gli elettori neanche quelli del Pd che alle ultime elezioni hanno votato un
programma molto diverso rispetto alle nefandezze di Renzi. L’Italia con Renzi cambia verso? Non proprio
si accelera quel verso già esistente in cui ingenti profitti vengono realizzati da banchieri e uomini di finanza
sulla pelle di lavoratori, studenti e disoccupati.
Cambiamo verso? No cambiamo Renzi.
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