Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 15 maggio 2015

Six silver strings

Luciano Granieri


Six silver strings, le corde d’argento di una chitarra. Sono corde capaci di trasformare il piazzale antistante la curva Sud dello stadio Olimpico nelle affascinanti ed epiche  strade del blues. Six Silver strings , quando in piedi su una sedia malferma non riesci a limitare  le tue sinapsi schiave di quelle blue note che escono copiose dalle six silver strings.  Six silver strings, quando non capisci perché una scala pentatonica riesca a scombussolarti così tanto, riesca ad ubriacarti come se ti fossi scolato un’intera bottiglia di bourbon, senza infliggerti  i malesseri  dell’ intossicazione alcolica. Six  silver strings, quando ti rendi conto che la contaminazione musicale nata dai vaneggiamenti emotivi dei diseredati, degli ultimi: gli schiavi dei campi di cotone della Louisiana , le prostitute delle malfamate bettole nello Storyville di New Orleans, assurge a leggiadria ritmica. Six silver strings, quando ti rendi conto che il calore della musica  non discende dalla despota grammatica  melodica dei  canti  gregoriani e da ciò che da essi è scaturito nell’Europa classica , ma dal beat che ogni feto assimila  ascoltando il battito cardiaco della madre. Six silver strings, quando capisci che su  quelle dodici battute si apre un mondo di condivisione e coinvolgimento  emotivo  immenso, fra musicista e musicista, fra musicista e pubblico. Six silver strings. Le sei corde d’argento dell’immenso B.B.King, scomparso ieri nella sua casa di Los Angeles a 89 anni.  Bye  king of the blusey  six silver strings.

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