«Ho dovuto constatare che essere assenti per qualche giorno per motivi di salute sembra sia diventato un “lusso amministrativo” che non posso permettermi, soprattutto davanti alle messe in scena di alcuni scriteriati che hanno cercato di coartare la libertà di voto dei singoli consiglieri comunali, come emerge dai filmati che appena possibile invierò alla Prefettura e alla Magistratura competente. .... Sarò presente personalmente alla prossima riunione di Consiglio, anche se dovessi portarmi dietro una fleboclisi, perché certe azioni di violenza sono intollerabili e ricordano periodi autoritari cancellati dalla storia, come quelli della parte più buia del fascismo o delle foibe istriane. Infine, a quanti erano usi distrarsi a scuola durante la lettura dei Promessi Sposi, è bene ricordare che il comportamento da guappi dei Bravi, che minacciavano la democrazia, non ha lasciato nessuna traccia degna di nota nella memoria collettiva, al pari, però, di Don Abbondio, che era l’unico ad essere intimorito dalla propria ombra, pur avendo dedicato tempo e risorse alla conoscenza».
Nicola Ottaviani Sindaco di Frosinone.
Se ho capito bene, la lettura del sindaco Ottaviani sui fatti accaduti durante
il consiglio comunale del 29 luglio scorso, relativi al ritiro delle delibere
urbanistiche, è la
seguente: Senza la sua autorevole (o autoritaria?) presenza consiglieri dal coraggio pari all’ignavia di
Don Abbondio, si sarebbero fatti intimidire da quattro fascistelli o nostalgici titini che dir si voglia, e avrebbero deliberato senza la necessaria
lucidità. Ora passi per l’inopportuna definizione affibbiata a chi come noi era
in consiglio per difendere il diritto democratico alla fruibilità di un inestimabile bene
archeologico, ma apostrofare di ignavia, in modo così deciso, i propri consiglieri, mi pare molto
grave. Mi ricorda tanto uno che voleva fare dell’aula della Camera un bivacco
di manipoli. Chissà se in occasione
della prossima seduta di metà luglio in cui, grazie alla sua imprescindibile presenza saranno certamente approvate , senza se e senza ma, le delibere ritirate, il sindaco
sprangherà la sala consiliare?
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