Ricordate quelli che rivendicarono la vittoria referendaria del 2011? E quelli che nel 2012 si opposero all'ulteriore privatizzazione di Acea, proprio facendosi scudo dell'esito referendario?
Dimentichiamoli: oggi quel Pd vota insieme alla destra più becera contro la proposta di ripubblicizzazione dell'acqua di Roma. Vota contro la volontà di un milione e mezzo di romani che disse sì all'acqua pubblica (più di quelli che hanno eletto l'attuale sindaco).
Con un dibattito scarno in aula, ci auguriamo causato dall'imbarazzo di non sapere cosa dire, il consiglio ha bocciato la proposta di delibera di iniziativa popolare con 13 voti contrari e 7 favorevoli, presentata insieme ad altre 3 proposte su scuola, patrimonio e finanza pubblica.
Un consiglio che dimostra di non volere voltare pagina, che non comprende come sia necessario cambiare radicalmente le regole per uscire dal pantano di Mafia capitale... o che forse non vuole uscirne!
Non per questo li "lasceremo fare": la battaglia per l'acqua ha gambe molto lunghe, e la resistenza contro Acea SpA e contro le sue speculazioni non si è mai fermata, e a maggior ragione non si fermerà adesso.
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