Per il Comitato “ Salviamo l’Ospedale
di Anagni “, è necessario prendere atto della situazione attuale
della struttura che, ridotta al funzionamento del Punto di primo
intervento, del Reparto di nefrologia-emodialisi e di alcuni servizi ambulatoriali e di
diagnostica, esiste e resiste ancora.
L’anno iniziato registra l’
impegno costante del Comitato, affinché non venga assolutamente meno l’ attenzione
alle esigenze di assistenza di base dei cittadini di Anagni e dei paesi
limitrofi, da parte dei responsabili politici, amministrativi e aziendali.
Raggiunto faticosamente un
impegno condiviso i 9 Sindaci dei Comuni maggiormente
interessati ai servizi sanitari di base e di emergenza della struttura di Anagni, nel mese di agosto, hanno approvato una
Delibera da presentare alla Regione
Lazio, nella quale si chiede l’ attuazione di quanto previsto dall’ Atto
Aziendale del 2015, e nella successiva revisione del 2016, per l’
Ospedale di Anagni.
Che fine
ha fatto questa
Delibera ?
C' è poi da aggiungere quanto dichiarato dal Commissario della ASL di Frosinone dott.
Luigi Macchitella per il ripristino
dei servizi necessari a rispondere agli interventi di Pronto
Soccorso: “.. è evidente
che la rete ospedaliera, a mio avviso, andrebbe rivista. L' Ospedale di Anagni,
ad esempio, se ripristinato, oggi potrebbe essere un' ottima soluzione.”
A questo punto si pone un
interrogativo che esige una risposta seria e responsabile perché ci troviamo di
fronte ad una contraddizione palese. Si assumono impegni per il rilancio
della struttura di Anagni, per il rinnovo di alcuni macchinari, addirittura
per l’acquisto di avanzatissima e costosissima strumentazione (tomosintesi per
le mammografie), si avviano lavori per
l’ adeguamento dei locali
alle norme di sicurezza e per gli impianti per l’ ossigeno.
A che cosa debbono servire
e che cosa si vuole realizzare ?
Si
annunciano anche iniziative di politici locali, ma….non
si vedono fatti e alle ripetute e
precise domande non è stata mai
data risposta.
Questo vuol dire che:
C’ è una indifferenza reale per il problema e una conseguente
scarsa o assente volontà di affrontarlo, in primo luogo dall’
Amministrazione cittadina.
C’è una effettiva, anche se non dichiarata, impotenza a
rappresentare e tutelare le ragioni sacrosante del Diritto
all’ Assistenza sanitaria di migliaia di persone.
Situazioni analoghe di altri ospedali nella regione
sono state risolte grazie all’ impegno politico dei parlamentari
del territorio i quali, qui da noi,
nonostante le continue richieste dei loro circoli di base (PD,Sel), continuano
a disinteressarsi totalmente della
drammatica realtà di Anagni.
Nel frattempo i medici
del sindacato ANAO hanno denunciato l’ estrema difficoltà nella gestione dei Pronto Soccorso e, il sindacato
dei medici di base, il fallimento delle
Case della Salute.
Ribadiamo che il potenziamento del
Punto di Primo Intervento di Anagni alleggerirebbe di molto il cronico affollamento del Pronto Soccorso
di Frosinone, soprattutto per i codici bianchi, verdi e gialli che potrebbero essere trattati
adeguatamente nella nostra struttura.
Convocheremo a breve un’Assemblea pubblica per informare i cittadini sulla situazione e sulle responsabilità politiche
che ostacolano le soluzioni possibili.
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