Cent’anni fa in quel di New York, nasceva il jazz. Fra il 31 gennaio e il 26 febbraio del 1917, l’Original Dixieland Jass Band incise per
la casa discografica Victor Talking Machine Company (in seguito Rca Victor), 4 brani
fra cui il primo e più famoso fu Tiger Rag, Chi erano i componenti del gruppo? C’era tale, Domenico Nick La Rocca alla cornetta, poi Antonio
Tony Sbarbaro alla batteria, Alcide Nunez al clarinetto, Henry Ragas al pianoforte , Eddie Edwards al trombone. Come si potrà
notare la presenza di nomi italiani era importate.
Non si trattava di un gruppo nero, ma di un
ensemble guidato da due immigrati
siciliani. L’esodo dalla Sicilia a New Orleans, verso la fine dell’800, fu
imponente. Interi nuclei familiari arrivarono in Louisiana partendo da Ustica,
Termini Imerese, Cefalù, Trabia, Campofelice di Fitalia, Ventimiglia Sicula,
Bivona, Agrigento, Sciacca, Corleone, Contessa Entellina, Piana dei Greci,
Monreale, Trapani e Poggioreale . Da
Salaparuta (Trapani), nel 1876 ,arrivò Girolamo La Rocca con la moglie Vittoria
Di Nino.
Girolamo a Salaparuta era calzolaio e suonatore di cornetta nella banda del paese. Aveva fatto il militare come caporale
trombettiere nei bersaglieri del generale La Marmora. A New Orleans aprì una bottega di calzolaio. In Louisiana i coniugi
La Rocca ebbero quattro figli Rosario, Nick (Dominick James),
Antonia e Maria, tutti musicisti. In particolare Nick, come il suo genitore, coltivò
una vera e propria passione per la cornetta. Papà Girolamo avrebbe voluto per il figlio una
carriera da medico, ma il destino di Nick era segnato, e lo portò a diventare
il primo musicista di jazz ad aver inciso un disco.
In realtà non è vero che il jazz
nacque negli studi della Victor in quegli inizi del 1917. Accadde semplicemente che per la prima volta la musica afroamericana venne incisa su disco . Il corso della nuova espressione musicale, era iniziato ben prima, in una
New Orleans dalla
variegata popolazione immigrata, ribollente di musica. Neri, creoli, portoghesi,
spagnoli, tedeschi, irlandesi, ma
soprattutto italiani, condividevano uno stato di emarginazione dato dal loro
essere “immigrati” in terra straniera. Ciò portò anche la borghesia creola e
bianca europea a sopportare sulla propria pelle, discriminazione povertà. Non è un caso che lo stesso Girolamo La Rocca,
padre di Nick, fu costretto, per arrotondare
il salario, ad affiancare alla professione di calzolaio, quella di “musicante”.
Un tale crogiolo di etnie diede origine ad una forma
di musica completamente originale. A New Orleans si realizzò il fenomeno per cui un uomo si era deciso a cantare e suonare le musiche di un
altro uomo, o di un altro popolo, dando vita, inconsciamente, sia a un’azione
rivalutativa per la propria comunità, o per la propria razza, sia a
un’istintiva forma di vera e propria lotta sociale. Si compì nello stesso tempo il primo passo sulla
strada che sempre le razze oppresse hanno percorso: adattare cioè, a propria
immagine, le caratteristiche delle razze dominatrici per introitarle e modificarle , immettendo in esse nuovi e innovatori stilemi artistici, culturali, sociali.
Fu un altro oriundo siciliano Jack “Papa” Laine, (Vitale era il suo
cognome), un batterista nato a New Orleans nel 1873, il
primo a costruire una band jazzistica (tromba, trombone, clarinetto,
contrabbasso e batteria) . La prima
delle sue orchestre nacque nel 1903
suonava rag-time. Nel 1905, Laine costituì la “Reliance Brass Band” con lui
c’erano Yellow Nunez al clarinetto, Dave Perkins al trombone, Johnny Lala e Manuel Marlow alle cornette. Verso il 1910 le orchestre bianche
attive si moltiplicarono. Una di queste fu quella di Tom Brown che debuttò nel 1913 con il nome di Tom Brown’s Band from Dixieland” per poi passare nel 1915 al “Lamb’s Cafè di Chicago usando per la prima volta il temine jazz.
Lo
scrittore Fred Ramsey scrive:”…venne a New Orleans da Chicago Harry James - non il famoso
trombettista dell’epoca swing ndr – ad
ingaggiare un’orchestra dixieland per il
Booster di Chicago. Al Ranch
102, nel cuore di Storyville, c’era un trio con Alcide “Yellow” Nunez al clarinetto, Henry Ragas al piano e Johnny
Stein alla batteria. Poiché James
cercava un quintetto, non un trio, e
Stein non volle partire per Chicago, il gruppo venne completato con Antonio “Tony” Sbarbaro alla batteria, Eddie Edwards al trombone e “Nick” La Rocca alla cornetta…” Era nata
insomma la Original Dixieland Jass Band.
Il successo nel ghetto nero di Chicago, fu straordinario, ma non altrettanto la
paga. Accadde quindi che La Rocca decidesse, nel gennaio 1917, di trasferirsi nella Grande Mela. Qui l’Original
Dixieland Jass Band incise Tiger Rag.
Un tema jazzistico universalmente conosciuto, nato dalla quadriglia francese Praline.
Si
noterà che ho sempre citato Il nome “Original Dixieland Jass (e non jazz) Band, per indicare il nome del gruppo. La sostituzione
della doppia “s” con la doppia “z” avvenne in seguito. Infatti qualche buontempone si diverti a cancellare dalle locandine del complesso la “j”
davanti a jass, la parola che si leggeva, monca della prima lettera, era “ass” un
termine volgare. Subito jass divenne
jazz e ogni volgarità fu evitata.
Questo fu uno dei tanti aneddoti che hanno
arricchito la storia del jazz e che hanno reso l’avventura iniziata a New
Orleans alla fine dell’ 800 affascinate, straordinaria, unica.
good vibrations
Nessun commento:
Posta un commento