Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 26 maggio 2011

Sugli attacchi di oggi di Lettieri al Partito dei CARC, ASP e SLL

 CARC Federazione Campania 

Qualche ora fa Lettieri ha emesso una nota stampa in cui attaccava il Partito dei CARC, il Sindacato Lavoratori in Lotta e l'Associazione Solidarietà Proletaria "colpevoli" di aver lanciato dentro la sua auto dei
volantini in sostegno a Luigi De Magistris, durante lo "sciopero al contrario" tenutosi questa mattina presso il Parco Robinson di Fuorigrotta (i disoccupati e precari BROS organizzati dall'SLL hanno pulito il parco per
renderlo utilizzabile alle masse popolari, collegando questa iniziativa alla battaglia per la conquista di un lavoro utile e dignitoso per tutti). Inoltre, nella nota stampa emessa dal burattino di Cosentino e quindi della
camorra, si dice che Fabiola D'Aliesio, della Direzione Nazionale del P.CARC e candidata al comune con la lista Napoli è Tua, è inquisita per aver creato il sito "caccia allo sbirro" in cui sono resi noti volti e nomi di agenti delle forze dell'ordine.  In realtà le cose non stanno in questi termini: la compagna Fabiola non è
inquisita in questo procedimento (lo è in un altro: è inquisita perché "ha osato" denunciare pubblicamente le collusioni tra camorra e politica e la compravendita di voti durante le elezioni comunali di Quarto del 2006, dove era candidata come sindaco per la Lista Comunista! Basta fare una ricerca su internet per verificare la notizia). Nel procedimento a cui si riferisce Lettieri inerente al sito "caccia allo sbirro" sono inquisiti Angelo
D'Arcangeli (membro della Direzione Nazionale del P.CARC), Vincenzo Cinque (membro della Segreteria Nazionale del SLL), Romano Rosalba (del P.CARC) e Fabrizio Di Mauro. Contro questi compagni l'8 giugno avrà inizio il processo a Bologna. Sono migliaia i lavoratori, i sinceri democratici, i politici, le
personalità e gli intellettuali che hanno sottoscritto l'appello "Vigilanza Democratica" (reperibile sul sito  <http://www.carc.it/> www.carc.it e sul sito  <http://www.cacciallabuso.net/> www.cacciallabuso.net) in solidarietà con questi compagni, contro questa montatura giudiziaria e per la salvaguardia del diritto di rendere noti i volti e nomi degli agenti delle forze dell'ordine che commettono abusi, contrastando così l'impunità e le
coperture che ricevono dai poteri forti: da Margherita Hack a don Paolo Farinella, da Italo di Sabato (Osservatorio contro la Repressione) ad Ulderico Pesce, da Maria Ciuffi (madre di Marcello Lonzi) a Gioacchino Genchi, da Dino Greco (diretto di Liberazione) a Gabriele Polo (direttore editoriale de Il Manifesto), da Alessandro Fucito a Francesco Paolo Oreste (il poliziotto che a Terzigno si rifiutò di eseguire gli ordini e denunciò gli abusi), da Antonio D'Acunto (presidente onorario VAS Campania) a Rinaldi Pietro (Insurgencia), da Michele Franco (USB Campania) a Daniele Maffione (ANPI Campania), da Lucia De Cicco (presidio di Taverna del Re) a partigiani come Miriam Pellegrini Ferri.  Evidentemente la velina che è stata passata a Lettieri rispetto alla compagna Fabiola è stata fatta in "fretta e furia": e non esiteremo a
querelarlo. La questione di fondo però è un'altra: è giusto o meno denunciare pubblicamente e rendere noti i volti e i nomi di chi pesta i disoccupati (come l'agente della DIGOS di Napoli, Trocino, che più volte si è contraddistinto per abusi e pestaggi nei confronti dei precari BROS e disoccupati, fino ad arrivare a spaccare la schiena ad uno di loro a colpi di manganello), di chi stupra immigrati nei CIE e nelle caserme, di chi uccide detenuti con percosse e sevizie, di chi spara sui manifestanti, di chi manganella pensionati e donne con bambini? E' giusto o no esercitare una vigilanza democratica contro gli abusi di polizia e gli attacchi ai diritti
politici e umani? E' giusto o no lottare contro l'impunità e per l'applicazione della Costituzione? Lettieri con la sua dichiarazione sembra proprio di non condividere queste necessità. E chiede a De Magistris di prendere le distanze! Da cosa? Dalla diffusione di volantini (che intralciano, effettivamente, il lavoro di compravendita di voti perché rischiano di alimentare la ribellione nelle masse popolari contro i poteri forti) e dalla vigilanza democratica contro gli abusi di polizia per l'applicazione della Costituzione!  La cosa non sorprende! Lettieri ha candidato fascisti dalle lame facili (Tarantino) e politici in odor di camorra nelle sue liste e qualche giorno fa ha siglato l'accordo con Pino Rauti: ma a chi vuol dare lezioni di democrazia? Inoltre, ieri si è consumata l'ennesima aggressione fascista: Luciano, compagno del PRC circolo Avvocata Karl Marx, è stato assalito mentre tornava a casa da fascisti che tenevano un gazebo di Lettieri e che si sono avventati su di lui perché aveva il nastro arancione, simbolo della lista Napoli è Tua! A Luciano va tutta la nostra solidarietà 




Difendiamo i diritti politici conquistati con la Resistenza Partigiana!

Respingiamo gli attacchi della destra eversiva, fascista e camorrista!

Applichiamo la Costituzione!

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