Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 21 settembre 2011

IL 15 OTTOBRE TUTTI A ROMA

COORDINAMETO OPERAIO E POPOLARE DI CASSINO E DEL BASSO LAZIO

PER LA NOSTRA DIGNITÀ E PER CAMBIARE DAVVERO




gli esseri umani prima dei profitti,


non siamo merce nelle mani di politici e banchieri,


chi pretende di governarci non ci rappresenta,


l’alternativa c’è ed è nelle nostre mani,


democrazia reale ora!”




Dopo il successo dell’assemblea di DI CASSINO  del 3 settembre, volta ad organizzare l’opposizione operaia e popolare sia al piano Marchionne nello stabilimento di Cassino e sia al generale attacco alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori e delle loro famiglie, portato avanti dal governo e dai poteri forti, il Coordinamento operaio e popolare di Cassino e del basso Lazio lancia la mobilitazione per la grande giornata di lotta proclamata a livello europeo e del Mediterraneo per il 15 ottobre 2011
Commissione Europea, governi, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, multinazionali, governo Berlusconi e poteri forti ci presentano come dogmi intoccabili il pagamento del debito, il pareggio di bilancio, gli interessi dei mercati finanziari, le privatizzazioni, i tagli alla spesa, la precarizzazione del lavoro e della vita.  Sono ricette inique e sbagliate, utili solo a difendere rendite e privilegi, e renderci tutti più schiavi.  Distruggono il lavoro e i suoi diritti, i sindacati che fanno il loro mestiere, il contratto nazionale, le pensioni, l’istruzione, la cultura, i beni comuni, il territorio, la società e le comunità, tutti i diritti garantiti dalla nostra Costituzione. Opprimono una popolazione sempre più impoverita, negano il futuro ai giovani.
Non è vero che siano scelte obbligate. Noi le rifiutiamo. Esse avranno come unico effetto un’ulteriore devastazione sociale, ambientale, democratica.  Ci sono altre strade, e quelle vogliamo percorrere, riprendendoci pienamente il nostro potere di cittadinanza che è fondamento di qualunque democrazia reale. Non vogliamo fare un passo di più verso il baratro in cui l’Europa e l’Italia si stanno dirigendo e che la manovra del Governo, così come le politiche economiche europee, continuano ad avvicinare. Vogliamo una vera alternativa di sistema.  Si deve uscire dalla crisi con il cambiamento. Le risorse ci sono.  Il debito, cresciuto a dismisura dal 2008 per salvare le banche dalla loro stessa speculazione sui mercati finanziari, non deve essere pagato e le banche vanno nazionalizzate. Si deve investire sulla riconversione ecologica, la giustizia sociale, l’altra economia, sui saperi, la cultura, il territorio, la partecipazione. Si deve redistribuire radicalmente la ricchezza, togliendo a chi negli ultimi venti anni si è arricchito impoverendo i lavoratori e le loro famiglie. Vogliamo ripartire dal risultato dei referendum del 12 e 13 giugno, per restituire alle comunità i beni comuni ed il loro diritto alla partecipazione. Si devono recuperare risorse dal taglio delle spese militari. Si deve smettere di fare le guerre e bisogna accogliere i migranti.  Le alternative vanno conquistate, insieme. A Cassino, nel basso Lazio, in Italia, in Europa nel Mediterraneo, nel mondo. In tanti e tante, diversi e diverse, uniti. E’ il solo modo per vincere.
Il Coordinamento operaio e popolare di Cassino e del basso Lazio, invita tutti e tutte a preparare la mobilitazione e a essere in piazza a Roma, riempiendo la manifestazione con i propri appelli, con i propri contenuti, con le proprie lotte e proposte.

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